Esarhaddon anche Asarhaddon e Assarhaddon, noto in accadico come Aššur-ahu-iddin, in greco come Ἀσαράδδων, e in ebraico come אֵסַרְחַדֹּן fu re di Assiria dal 681 a.C. al 669 a.C.
Ebbe il regno in eredità dal padre Sennacherib nel 681 a.C., di cui era l'ultimo figlio, soprattutto grazie al favore della madre aramea Naqi'a: il problema della successione regale, che coinvolgeva tutta l'alta società assira, vedeva protagonista gran parte della classe dirigente e della famiglia regale. Benché designato dallo stesso Sennacherib, Esarhaddon dovette affrontare i fratelli maggiori in una guerra fratricida che lo vide vincitore solamente nel 669 a.C.
Mosso da una certa preoccupazione di carattere religioso, interruppe le innovazioni paterne e riprese la tradizione di Sargon II, con diverse esenzioni per la città di Assur. Inoltre attuò una politica a favore di Babilonia, riportando in città gli idoli sottratti precedentemente dal padre e finanziando parte delle ricostruzioni, anche con cessioni di terre. Anche i centri limitrofi godono delle restaurazioni dell'epoca.