UN MURALE PARTECIPATO PER IL MUSEO DIOCESANO

Il progetto ICONS Un murale partecipato per il Museo Diocesano, realizzato con il sostegno di Fondazione di Comunità Milano onlus, nasce dal desiderio di celebrare il museo nell’anno del suo Ventennale. Partendo dalle sue radici ambrosiane, il museo dialoga con l’oggi e si apre alla città.

Da qui la volontà di affidare al collettivo Orticanoodles la realizzazione di un grande murale sulla parete esterna del museo. ICONS si presenta come una suggestiva sequenza di immagini che si sviluppa su 300 mq, articolata secondo la decostruzione e la ricomposizione frammentaria delle singole parti, secondo la sigla stilistica degli ultimi lavori di Orticanoodles. Le immagini – una selezione di opere riprodotte sui toni dei blu e dei grigi con l’utilizzo di smalto murale – sono sezionate in bande verticali, intervallate, rimescolate e affiancate l’una all’altra come fossero metope di un maestoso fregio che viene così ricomposto. Al volto di Carlo Maria Martini – a cui il museo, da lui fondato nel 2001, è stato poi intitolato – si affiancano i ritratti di Sant’Ambrogio e San Carlo Borromeo, figure di riferimento per il cristianesimo ambrosiano. Queste “icone” si alternano e si integrano con immagini di opere del museo realizzate dai protagonisti della storia dell’arte in prevalenza lombarda, da Simone Peterzano a Giulio Cesare Procaccini, da Morazzone a Gaetano Previati.

Ne scaturisce un racconto per immagini, che pone in relazione diretta la collezione museale e la sua storia, permettendo al museo di “uscire” dalle sue mura. Il linguaggio della street art diventa così tramite per addentrarsi ancora di più nell’opera d’arte e nel suo significato.

Orticanoodles Attivi sulla scena di arte urbana dai primi anni 2000 Orticanoodles nasce come collettivo di stencil art. Orticanoodles esegue progetti di arte urbana “partecipata” con risultati di grande impatto. Grazie all’utilizzo della tecnica a spolvero, che permette di tracciare su grandi superfici il disegno preliminare, anche i non addetti ai lavori possono partecipare alla realizzazione dell’opera con l’ausilio della chiara suddivisione delle campiture di colore. Il collettivo ha al suo attivo decine di collaborazioni con committenti profit e non profit. I loro progetti si distinguono sulla scena milanese come evidente risultato della capacità dell’arte urbana di attivare sinergie positive tra arte, percorsi di inclusione sociale e valorizzazione di aree urbane.