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le mostre fotografiche ed i murales di Matera 2019

Una modella della Silent Academy per "Visions from Europe" (2019-09-21) di Marco LongariMatera Capitale Europea della Cultura 2019

"Fare fotografia per me significava re-impossessarmi del mondo, della vita, rappresentava la libertà di muoversi dopo i coprifuochi, dopo lo sfollamento della città, dopo il nascondersi dalle retate, cioè assaporando il significato di libertà, libertà di movimento, libertà di espressione e di conseguenza il desiderio di poter guardare e afferrare la vita." Nino Migliori

Murales realizzato durante l'Open Playful Space (2019-06-02) di Nico Skolp e Mister ThomsMatera Capitale Europea della Cultura 2019

Il mondo in cui viviamo va ad una velocità elevata e l'utilizzo delle nuove tecnologie ha certamente contribuito a renderlo affollato di immagini: questo complica il nostro rapporto con la realtà, poiché da un lato non riusciamo a coglierne l'essenza e dall'altro contribuiamo a produrre una serie di immagini che minano la capacità di osservazione di ciascun individuo. 

Permanent exhibition (2019) di Iron Mould e Gods in LoveMatera Capitale Europea della Cultura 2019

A soccorrerci in questo bisogno di "afferrare la vita" e saperla vedere con occhio critico ci sono la fotografia e la street art: infatti, con la prima si catturano quei dettagli che stimolano il pensiero e la capacità di mettere in relazione più elementi, mentre con la seconda si riesce a trasformare uno spazio grigio in un punto da studiare ed osservare. Due strumenti diversi con cui mettere a fuoco aspetti del quotidiano che diamo per scontati o non riusciamo più a vedere.

"Mater(i)a P(i)etra" di Carlos Solito (2019-01-20) di Digital LighthouseMatera Capitale Europea della Cultura 2019

La prima mostra fotografica del 2019 è stata "Mater(i)a P(i)etra" di Carlos Solito: trenta coppie di immagini che hanno avvicinato idealmente la Basilicata alla Giordania. Una scoperta di due territori molto diversi tra loro, ma con tratti distintivi comuni: entrambe le città, in passato già gemellate dall'UNESCO, sono state scavate nella roccia e dotate di ingegnosi sistemi di canalizzazione sotterranea. 

"Mater(i)a P(i)etra" di Carlos Solito (2019-01-20) di Digital LighthouseMatera Capitale Europea della Cultura 2019

Visitare la mostra è come fare un viaggio rimanendo fermi: la suggestione degli accostamenti di volti, situazioni e panorami, stimola non solo la memoria visiva, ma anche quella olfattiva ed uditiva, portando il visitatore ad immaginare quelle scene lontane come effettivamente più vicine, facendogli provare una sorta di déjà-vu.

Mater(i)a P(i)etra di Carlos Solito (2019-01-20)Matera Capitale Europea della Cultura 2019

"Breath" (2019) di Salvo LigamaMatera Capitale Europea della Cultura 2019

Il 9 maggio 2019, in occasione della Festa dell'Europa, è stato presentato il murales dell'artista Salvo Ligama: l'opera raffigura una bambina che con il suo soffio diffonde luci e colori intorno a sé: l'immagine rivolta verso la scuola elementare adiacente rende più suggestivo il suo messaggio. Nella realizzazione dell'intervento di urban art sono stati impiegati colori ecosostenibili “Airlite”, una vernice al 100% naturale che assorbe lo smog, riducendo l’inquinamento atmosferico. Un'ulteriore dimostrazione di come la cultura sappia rispondere alle esigenze che la società manifesta.

Una modella della Silent Academy per "Visions from Europe" (2019-09-21) di Michele SpatariMatera Capitale Europea della Cultura 2019

"Visions from Europe" è stato il risultato finale del lavoro di 56 fotografi europei: una coppia formata da un docente ed uno studente per ciascuna delle 28 scuole di fotografia, di 28 nazioni europee, invitate a Matera per condurre una ricerca iconografica durante l'anno da Capitale europea della cultura. La mostra, a cura di Francis Kohn e Cosmo Laera, ha condensato in circa 150 fotografie il frutto di tre mesi di residenza artistica, rappresentando la città attraverso gli occhi di professionisti molto diversi tra loro, non solo per età e provenienza geografica, ma anche per maturità artistica: il risultato è stato un lavoro complesso, ricco di sfumature, che ha affrontato diverse tematiche e toccato più aree del territorio urbano ed extraurbano. 

Samar Hazboun e Robert Barca per "Visions from Europe" (2019-09-21) di Samar Hazboun e Robert BarcaMatera Capitale Europea della Cultura 2019

Questo incredibile patrimonio è stato donato alla città di Matera perché possa essere testimonianza per le future generazioni di un momento storico per la città.

"Yvan Sagnet" (2019) di JoritMatera Capitale Europea della Cultura 2019

Sono gli occhi dell'attivista politico Yvan Sagnet quelli scelti dallo street artist napoletano Jorit insieme ai ragazzi del Liceo artistico Carlo Levi di Matera, nell'ambito del progetto "Icone per il futuro". L'obiettivo era quello di iconizzare una figura virtuosa, un modello positivo per le nuove generazioni. Contro l'appiattimento culturale e il lassismo diffuso, soprattutto nei centri degradati delle città, è necessario creare immagini che portino luce ed infondino un senso di fiducia nei confronti del futuro. Lo sguardo di Yvan è deciso, non comunica inflessibilità, ma fermezza, infonde coraggio e, senza troppe parole, svela il segreto per costruire una società migliore: "Ama il tuo sogno" suona come un imperativo alla felicità, un dovere verso noi stessi e le persone che amiamo. 

La mostra fotografica "Terrae Motus" (2019-09-28) di Digital LighthouseMatera Capitale Europea della Cultura 2019

C'è un momento in cui tutti si fermano: è quando la terra trema. A distanza di dieci anni dal terremoto de L'Aquila, "Terrae Motus" punta l'obiettivo sulle fragilità del nostro Paese:  partendo dal terremoto del 6 aprile 2009 fino ad arrivare al sisma del 1980 in Irpinia e Basilicata e a quello del 1968 nel Belice, la mostra fotografica racconta ciò che succede nella fase di ricostruzione e recupero del territorio. 

La mostra fotografica "Terrae Motus" (2019-09-28) di Digital LighthouseMatera Capitale Europea della Cultura 2019

"Lo Stato delle cose. Geografie e storie del doposisma" è il primo osservatorio di fotografia sociale e documentaria curato da Antonio Di Giacomo di cui la mostra è un'appendice: il suo archivio attualmente raccoglie circa 15.000 immagini, affermandosi così come la più grande campagna fotografica fatta negli ultimi anni in Italia.

Antonio di Giacomo racconta "Terrae Motus" (2019-09-28)Matera Capitale Europea della Cultura 2019

Ringraziamenti: tutti i partner multimediali
In alcuni casi, la storia potrebbe essere stata realizzata da una terza parte indipendente; pertanto, potrebbe non sempre rappresentare la politica delle istituzioni (elencate di seguito) che hanno fornito i contenuti.
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