L'Arte Orafa Crotonese

“Una produzione di gioielli che si fa simbolo del più ambito Made in Italy dell'oreficeria.”

"La Storia"

La tradizione dell'arte orafa crotonese non è certo antica quanto la città, che fu fondata da coloni greci nel 710 a.C., ma vanta comunque radici lontane nel tempo, e trae la sua ispirazione dalla Magna Grecia, come dimostra la tipica lavorazione della filigrana e dell'oro che ancora oggi ricalca lo stile e le forme dei monili dell'epoca. 

Una tradizione, quella dell'arte orafa crotonese, che ha insomma il carisma dell'immortalità e che si perpetua con immutabile freschezza nei laboratori degli orefici di Crotone.

Le colonie dell’Occidente greco erano celebri per la produzione di manufatti di bronzo, ma anche di metalli preziosi, oro e argento, che erano spesso usati come doni votivi agli dei. 

Negli ultimi due decenni di scavi archeologici sono stati rinvenuti manufatti datati tra il VI ed il IV secolo a.C., che comprendono capolavori come la sfinge alata, la gorgone, la sirena, la Barchetta Nuragica ed il Diadema Aureo: tutti doni votivi che i pellegrini  conducevano al mitologico Santuario della potente Hera Lacinia, protettrice delle mandrie, del benessere e della fertilità.

Corona, Fonte originale: Camera di Commercio di Crotone
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Il Santuario di Hera Lacinia, che oggi dista 12 km dalla città di Crotone, era tra i più venerati dell'intero bacino del Mediterraneo, e migliaia di pellegrini ogni anno conducevano i doni più cari per offrirli alla dea, ed assicurarsi benessere e fertilità alla propria stirpe.

Molto apprezzata ben oltre i confini italiani, l'arte orafa crotonese trova oggi poliedrici campi di applicazione: dall'alta moda al mondo dello spettacolo, dalle onorificenze pubbliche fino all'ambito dell'oreficeria e della gioielleria ecclesiastica. 

Accanto al modello della Magna Grecia, l'arte orafa crotonese fa tesoro anche degli altri elementi stilistici che hanno caratterizzato la storia artistica della provincia di Crotone e della Calabria in genere, riproponendo spesso l'influenza orientale, araba, bizantina e barocca, e magari impreziosendo ancora di più la lavorazione dell'oro con l'inserimento di coralli, perle e pietre dure.

Lavorazione, Fonte originale: Camera di Commercio di Crotone
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"L'Arte Orafa"

L’arte orafa artigiana conserva tutt'oggi intatte le tradizioni dell’antichità: le origini del territorio così come gli influssi bizantini, arabi e barocchi, sono infatti rintracciabili nel tradizionale artigianato orafo.

Conosciuti a livello internazionale, i maestri orafi della zona accostano all’oro e all’argento materiali preziosi di vario tipo, tra cui perle, corniola, corallo e pietre dure, dando vita a splendidi monili ed esemplari d’arte sacra. 

A rendere celebre nel mondo la scuola d' arte orafa crotonese, contribuiscono ogni giorno, con il loro paziente e raffinato lavoro, gli artigiani orafi di Crotone che, nelle loro eleganti botteghe, creano gioielli simbolo del più blasonato made in Italy dell'oreficeria.

Collana, Fonte originale: Camera di Commercio di Crotone
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"Il Territorio"

La città di Crotone è una città di mare, ricca di storia e di cultura. Città di buona cucina, offre ai suoi visitatori un patrimonio assai vasto che va dai ritrovamenti magno greci alle fortificazioni aragonesi, passando per un centro storico di epoca medievale ricco di antichi luoghi di culto e residenze nobiliari di notevole pregio.

La storia della città affonda le radici nell’VIII secolo a.C., quando fu fondata con il nome di Kroton da coloni greci, che vi trovarono un clima mite ed una terra feconda, oltre ad una posizione strategica sul mar Ionio che fa ancora della città uno dei porti strategicamente importanti del Mediterraneo.

Da qualche anno elevata a provincia, Crotone ed il suo territorio di competenza offrono ai visitatori, un paesaggio naturale ancora integro e variegato che spazia dai panorami di montagna del Parco della Sila ad un mare incontaminato che ospita la riserva di Capo Rizzuto, la più grande d’Europa, con circa 36 chilometri di costa protetta, abitata da rari esemplari di flora e fauna. 

Chiamato dai greci Heraion Lakinion, il promontorio di Capo Colonna custodisce, nell'area attrezzata a Parco Archeologico, oggetti antichi di inestimabile valore storico e artistico.

Orecchino, Fonte originale: Camera di Commercio di Crotone
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Riconoscimenti: storia

Curator—Camera di Commercio di Crotone

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