Immagina un mondo senza musei d'arte. Niente folle di turisti intorno alla Monna Lisa o studenti in ammirazione davanti a un'opera di Warhol. I capolavori di tutto il mondo sarebbero nascosti in gallerie private dove potrebbero essere ammirati solo da pochissimi collezionisti molto ricchi. Ed è stato così fino al 1734, quando Roma ha cambiato tutto.
View of the Farnese Gallery, Rome (about 1775) di Francesco PaniniThe J. Paul Getty Museum
L'arte per pochi
Prima che nascessero i musei pubblici, la maggioranza delle opere d'arte faceva parte di collezioni private come questa, la famosa collezione Farnese di Roma.
Nel XVIII secolo era consuetudine che tutte le famiglie benestanti avessero una collezione di opere d'arte figurativa e di antichità. Di conseguenza, l'arte era accessibile solo a pochi ricchi collezionisti e rimaneva fuori dalla portata delle persone comuni.
Un Papa mecenate delle arti
Scopri la figura di Sisto IV, il Papa rinascimentale che ha impreziosito Roma. Ha fatto restaurare o ricostruire circa 30 chiese, oltre a commissionare la famosa Cappella Sistina. Ma il suo più importante contributo all'arte risale al 1471, quando ha donato sei statue di bronzo antiche al popolo romano; una donazione che ha cambiato per sempre la nostra concezione dell'arte.
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I Musei Capitolini, primo museo di arte pubblica, furono fondati qui nel 1734 per ospitare le sei statue di bronzo di Papa Sisto IV.
His Euro Italy Rome Romulus And RemusLIFE Photo Collection
La Lupa capitolina
La Lupa, con le figure di Romolo e Remo, è la più famosa delle statue donate e simbolo di Roma.
L'arte per tutti sopravvive nel tempo
L'amore di Roma per l'arte è forte come 300 anni fa e si manifesta anche nelle strade. L'Outdoor Festival, rassegna annuale di Roma dedicata alla street art, potrebbe sembrare lontano anni luce dai Musei Capitolini, ma lo spirito è lo stesso.
Alice Pasquini
Alice Pasquini espone le sue opere in gallerie e musei di tutto il mondo, ma le sue tele preferite sono i muri delle città. Questa artista dà un tocco estetico femminile unico alla scena street art di Roma con le sue rappresentazioni colorate e dinamiche di donne, bambini e animali. Nel 2013 la sua street art è arrivata persino nella culla dell'arte pubblica: Piazza del Campidoglio.
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"Believe it or Not" di Alice Pasquini
Outdoor Festival, Roma, 2015
JB Rock
JB Rock è stato determinante per l'introduzione dell'arte dello stencil e della poster art a Roma nei primi anni '90. La sua arte trae ispirazione da un mix assortito di cultura pop e arte classica italiana. L'artista cita l'opera di Verdi La Traviata come una delle sue principali influenze, oltre a vari artisti di street art italiani contemporanei.
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"Self Portrait" di JB Rock
Outdoor Festival, Roma, 2014
Laurina Paperina
Laurina Paperina non prende troppo seriamente il mondo dell'arte. Ha creato il suo strano e meraviglioso mondo che combina umorismo nero, satira e psichedelia per sfidare le convenzioni dell'arte moderna. Il suo lavoro è divertente, oltraggiosamente acuto e accessibile a tutti.
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"Proud to be a Loser" di Laurina Paperina
Outdoor Festival, Roma, 2014
The Outdoor Project teamOUTDOOR PROJECT
Fondato nel 2014, Outdoor Project libera l'arte da ogni barriera. Il progetto e gli artisti disseminano la loro arte tra le strade e le architetture Romane, connettendosi con il volto della città, in continuo cambiamento. Aprendo le porte di edifici e spazi abbandonati attraverso l'arte, Outdoor Project li restituisce alla città, stimolando emozioni e senso di comunità e favorendo l'educazione.
Outdoor ProjectOUTDOOR PROJECT
Un regalo di Roma al mondo
È difficile immaginare come sarebbe il mondo di oggi senza il Louvre o gli Uffizi. La tecnologia ci ha permesso di ammirare le opere d'arte di tutto il mondo dal computer e dal telefono, proprio come stai facendo ora. L'arte ha fatto molta strada dal 1734 e dobbiamo ringraziare la città di Roma e le sue sei statue di bronzo, da cui tutto ebbe inizio.
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