Veduta del Duomo, facciataVeneranda Fabbrica del Duomo di Milano
La composita facciata del Duomo è testimonianza di un lungo travaglio costruttivo durato secoli, a partire dal XVI e fino al XX.
Telamone del Duomo di MilanoVeneranda Fabbrica del Duomo di Milano
Una prima proposta per la facciata risale a Vincenzo Seregni che nel 1537 presentò un progetto che la prevedeva affiancata da due poderose torri angolari.
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Seguì poi il disegno del fronte classicheggiante elaborato da Pellegrino Tibaldi alla fine del Cinquecento. Poi ripreso e "imbarocchito" nella parte superiore da Francesco Maria Richini nel terzo decennio del XVII secolo.
Vita di sant'Ambrogio (1950) di Giannino CastiglioniVeneranda Fabbrica del Duomo di Milano
Costruiti i tre portali centrali e avviati i laterali e le due finestre classiche di mezzo, i lavori vennero poco dopo sospesi perché una facciata manieristica non era ritenuta idonea e coerente all’edificio gotico.
Stemma della Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano (XVII secolo) di scultore lombardo e scultore lombardoVeneranda Fabbrica del Duomo di Milano
Successivamente, Carlo Buzzi diede l’avvio (1650-55) ad un nuovo progetto che, conservando il costruito, riportò il gotico con la sostituzione delle colonne con i contrafforti, simili a quelli esistenti lungo il perimetro del Duomo.
Il contributo della Chiesa milanese alla formazione del libero Comune e alle crociate (1937/1950) di Franco LombardiVeneranda Fabbrica del Duomo di Milano
I timpani dei cinque portali, così come delle cinque finestre, rappresentano una traccia dei primi progetti tardo rinascimentali della facciata.
Telamone del Duomo di MilanoVeneranda Fabbrica del Duomo di Milano
Il programma iconografico dei timpani dei portali era già stato impostato in epoca borromaica nel progetto di Pellegrino Tibaldi.
I rilievi erano dedicati alle prefigurazioni veterotestamentarie e alle storie della Vergine Maria.
Vita di sant'Ambrogio (1950) di Giannino CastiglioniVeneranda Fabbrica del Duomo di Milano
Le sovrapporte del Duomo mostrano bassorilievi realizzati su modello di Giovan Battista Crespi, detto "Cerano", e dedicati a figure di donne dell’Antico Testamento che prefigurano il ruolo della Vergine Maria nel Nuovo Testamento.
Facciata del DuomoVeneranda Fabbrica del Duomo di Milano
In quello centrale, con i bei rilievi scolpiti da Andrea Castello e Giacomo Bono (1635), la grande formella rappresenta la Creazione di Eva, modellata da Gaspare Vismara su disegno di Gian Battista Crespi, autore anche dei bozzetti per i quattro rilievi dei portali minori, ora esposti al Museo del Duomo.
Veduta del Duomo, facciataVeneranda Fabbrica del Duomo di Milano
La prima scena a destra, proprio al di sopra della Quinta Porta, raffigura l’Incontro di Salomone con la regina di Saba; la seconda Giuditta decapita Oloferne.
Gli altri due rilievi sopra le restanti porte raffigurano Giaele che uccide Sisara e il Matrimonio di Ester e Assuero.
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Presso il Museo del Duomo si conservano i modelli del Cerano, cinque tele a monocromo in cui l’artista ha suggerito la resa finale nella pietra delle scene da lui concepite, e quattro dei cinque modelli in terracotta, passaggio intermedio verso il rilievo marmoreo.
Facciata del DuomoVeneranda Fabbrica del Duomo di Milano
Di notevole interesse è anche il balcone al centro della facciata con la dedica a Mariae Nascenti e le due statue del primo decennio dell'800: la Legge Vecchia, di Luigi Acquisti e la Legge Nuova, di Camillo Pacetti.
La somiglianza di quest'ultima con la Statua della Libertà di New York, realizzata alcuni decenni dopo da Frédéric-Auguste Bartholdi, ha fatto ipotizzare che ad essa si sia ispirato lo scultore francese.
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