Mare Padano PliocenicoSistema Museale Università di Parma
Nel vasto golfo padano e nell’attuale Toscana, nelle ampie e umide pianure occupate da profondi fondali del mare, pascolavano branchi di mastodonti, balene e pesci spada.*
(Immagine tratta da www.museogeologico.it)
Mappa dei Luoghi di RitrovamentoSistema Museale Università di Parma
Il Museo Paleontologico dell’Università di Parma oggi raccoglie due collezioni di odontoliti che testimoniano la ricca fauna ittica Pliocenica del Mar Adriatico e del Mediterraneo: la collezione delle province di Parma e Piacenza e la collezione Lawley.
Tavola VIIISistema Museale Università di Parma
La collezione Emiliana è una collezione numerosa che presenta grande eterogeneità per la varietà di specie presenti e per la posizione stratigrafica delle località di provenienza. Include 175 reperti più antichi provenienti dalle “argille varicolori” del Cretaceo delle di Fornovo, San Vitale Baganza, Faviano, Miano, Mulazzano nella provincia di Parma e di Vernasca nella provincia di Piacenza
Dente di squaloSistema Museale Università di Parma
e reperti più recenti rinvenuti nei sedimenti Miocenici e Pliocenici di Castell’Arquato, Stramonte, Bacedasco in provincia di Piacenza e Maiatico e Tabiano in provincia di Parma soprattutto appartenenti a pesci cartilaginei ma in parte anche di pesci ossei.
Denti di SqualoSistema Museale Università di Parma
Dal punto di vista storico questa collezione è presente dal 1859 come riporta Pellegrino Strobel.
Raja PastinacaSistema Museale Università di Parma
La collezione è stata revisionata, descritta e illustrata nella prima metà del novecento da parte di numerosi paleontologi quali Sacco (1905) e De Stefano (1912) per cui è suddivisa in raccolte che prendono il nome del rispettivo studioso.
Cartellino della Collezione LawleySistema Museale Università di Parma
L’altra storica collezione è quella di Lawley considerata una delle più importanti collezioni Italiane di ittiodontoliti.
SupportoSistema Museale Università di Parma
Roberto Lawley nacque a Firenze nel 1818, era un naturalista appassionato di paleontologia e raccolse e classificò una grande quantità di denti di elasmobranchi. Numerosi sono i suoi scritti, per cui disponiamo per molti reperti delle originali descrizioni e illustrazioni.
VertebreSistema Museale Università di Parma
La maggior parte di questa collezione è conservata nei Musei di Paleontologia di Pisa e Firenze ma circa sessanta reperti sono stati donati all’Università di Parma e Pellegrino Strobel la cita tra il patrimonio paleontologico del Museo di Storia Naturale dell’Università.
Dente contenuto in provetta di vetroSistema Museale Università di Parma
Gli esemplari sono collezionati sui supporti originali del XIX secolo e sul retro è indicata la specie, il numero di catalogazione e la zona di ritrovamento.
Denti di OxyrinaSistema Museale Università di Parma
Nella collezione sono presenti numerosi esemplari di denti di pesci cartilaginei (classe Chondrichthyes) e pesci ossei (classe Osteichthyes).
VertebreSistema Museale Università di Parma
Sono anche presenti frammenti ossei, vertebre, placche dentarie, squame, otoliti.
Museo geologico "G. Cortesi" www.museogeologico.it