Una mongolfiera subacquea a difesa del mare: OIE designed by Saipem

Un'invenzione unica al mondo per proteggere l'ambiente in caso di sversamenti petroliferi in mare

Golfo del Messico, sversamento (2010) di NASA equipaggio Expedition 23 - WikimediaAssolombarda

I
disastri ambientali del passato 

L’eruzione incontrollata di pozzi subacquei è una minaccia che in passato ha causato numerose crisi ambientali. Gli incidenti occorsi nel tempo sono numerosi, ma la tragedia avvenuta nel 2010 nel Golfo del Messico con l’esplosione della piattaforma Deepwater Horizon rappresenta uno spartiacque decisivo nell’individuazione di contromisure efficaci. 

Deepwater Horizon (2010) di US Coast Guard - WikimediaAssolombarda

Piattaforma Deepwater Horizon

Il 20 Aprile 2010 la piattaforma Deepwater Horizon prende fuoco durante la perforazione del pozzo Macondo (Golfo del Messico) a causa di un malfunzionamento delle valvole. Nell’incidente perdono la vita 11 persone e altre 17 rimangono ferite. Circa 4 milioni di barili di petrolio vengono riversati nel Golfo del Messico. Il blowout continua fino al 15 Luglio 2010 (87 giorni), momento in cui il pozzo viene sigillato. Una nave collocata sulla verticale dello sversamento posiziona uno speciale tappo creato per l’occasione che arresta la perdita. Nel 2016 esce nelle sale il film ispirato alla tragedia di Macondo “Deepwater Horizon“ con Mark Wahlberg, Kurt Russell e Jonh Malkovich. Non se ne potrà realizzare un sequel grazie a quanto state per leggere. 

Zona d'incidente (2010) di NASA satelliti Terra - WikimediaAssolombarda

Trailer Ufficiale "Deepwater Horizon", una produzione Lionsgate, diretto da Peter Berg, 2016.

Capping Stack Systems di Su gentile concessione di OSRLAssolombarda

All'indomani di Macondo

All’indomani dell’incidente, la principale associazione internazionale di settore crea un Comitato composto da 100 tecnici e 20 managers provenienti dalle principali aziende internazionali. Il Comitato lavora per identificare e applicare le lezioni apprese dall'incidente di Macondo e da situazioni simili avvenute in passato elaborando best practices e contromisure per prevenire gli incidenti e intervenire prontamente in caso di emergenza. 

Capping Stack di Gentile concessione OSRLAssolombarda

Subsea Well Response Project e Oil Spill Response Limited

Il Comitato dà quindi vita al Subsea Well Response Project, un consorzio costituito da nove aziende leader di settore che uniscono le forze allo scopo di sviluppare la tecnologia e predisporre le contromisure per poter agire rapidamente. Questo per impedire che situazioni simili a quella accaduta nel Golfo del Messico si ripresentino. Subsea Well Response Project progetta quindi il Capping Stack System, un “tappo” che rappresenta l’evoluzione di quello utilizzato nel Golfo del Messico. Per ridurre al minimo i tempi di reazione in caso di emergenza ambientale vengono costruiti e messi a disposizione dell’industria quattro tappi, poi distribuiti nelle aree sensibili del globo (Norvegia, Singapore, Brasile e Sud Africa). Oil Spill Response Limited ha un ruolo importante  in questo processo. E’ stata infatti selezionata per gestire le tecnologie sviluppate. Si tratta della più grande cooperativa finanziata dagli attori di settore che esiste per garantire risposte tempestive in caso di incidenti.

OIE simulazione funzionamento di Gentile concessione OSRLAssolombarda

Profondità medio-basse: l'ostacolo da superare

Tuttavia, a seguito di numerosi studi è emersa una problematica importante: le tecniche utilizzate per installare il "tappo" che ha sigillato il pozzo di Macondo non sono utilizzabili quando l'esplosione avviene a profondità medio basse (da 75 a 600m), uno degli scenari più comuni nel settore. In caso di sversamenti a queste profondità infatti la superficie del mare si copre di idrocarburi e impedisce di posizionare il "tappo" con una nave senza incorrere in gravi rischi di incendio e stabilità del vascello. Per risolvere il problema, nel 2011 Subsea Well Response Project  lancia una gara di idee internazionale coinvolgendo i maggiori operatori del settore per identificare una soluzione al problema. Saipem vince la gara proponendo  un sistema unico al mondo basato su tecnologie robotiche sottomarine di ultima generazione: l’Offset Installation Equipment (OIE).

Con OIE è ora possibile installare i "tappi" a profondità medio-basse mantenendo le navi ad una distanza di sicurezza  di 1km dalla zona dell’incidente. Oil Spill Response Limited possiede l’apparecchiatura e la mobilizza in caso di incidenti. Saipem ha progettato e realizzato OIE e lo mantiene pronto all'azione in caso di necessità.  

Offset Installation System dettaglio interno hangarAssolombarda

La soluzione: OIE by Saipem

Hangar OIE Trieste di fabriziogiraldi + manuelaschirraAssolombarda

L'hub della robotica sottomarina Made in Italy   

Tra Trieste e Marghera (Venezia) Saipem ha creato un hub internazionale dedicato alla robotica subacquea dove sviluppare, integrare e testare i robot marini di oggi e domani. Dopo 6 anni di lavoro, oltre 200 ingegneri e specialisti coinvolti, 4000 disegni e documenti prodotti, mezzo milione di ore lavorate e una filiera di oltre 150 aziende (per la quasi totalità italiane), OIE ha finalmente visto la luce. 

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TimelapseAssolombarda

OIE time lapse, Saipem Hungar Trieste

Hangar OIE Trieste di fabriziogiraldi + manuelaschirraAssolombarda

OIE dettaglio struttura completa di fabriziogiraldi + manuelaschirraAssolombarda

OIE schema tecnicoAssolombarda

Carrier

 Il Carrier è l’elemento principale del sistema d’intervento OIE. Si tratta di una sorta di mongolfiera subacquea del peso di circa 250 tonnellate controllata da un robot subacqueo in grado di posizionare il "tappo" su un pozzo in eruzione con una precisione di millimetri. Personale specializzato lo manovra da una nave che si mantiene a distanza di sicurezza. Gli elementi principali del Carrier sono i 4 serbatoi che possono essere riempiti con aria per generare una spinta fino a 150 tonnellate consentendo al Carrier di spostarsi in acqua. Questa caratteristica permette a OIE di trasportare il "tappo"  attraverso la zona dell’incidente in piena sicurezza e con estrema precisione. Il Carrier misura 14 metri d’altezza, 11 di larghezza e 13 di lunghezza ed è composto da  più di 200 sensori che ne garantiscono la funzionalità anche in ambienti estremi. 

Offset Installation System dettaglioAssolombarda

Saipem non è nuova a queste imprese, nel 2003 ha stabilito un nuovo record con il recupero del greggio intrappolato a 4000m di profondità nella petroliera The Prestige affondata in acque spagnole.

Attrezzatura OIE di fabriziogiraldi + manuelaschirraAssolombarda

OIE dettaglio frontaleAssolombarda

OIE simulazione di Gentile concessione OSRLAssolombarda

Saipem da VicinoAssolombarda

Riconoscimenti: storia

Si ringraziano Saipem (www.saipem.com) e Oil Spill Response Limited (www.oilspillresponse.com) per il supporto all'iniziativa.

Ringraziamenti: tutti i partner multimediali
In alcuni casi, la storia potrebbe essere stata realizzata da una terza parte indipendente; pertanto, potrebbe non sempre rappresentare la politica delle istituzioni (elencate di seguito) che hanno fornito i contenuti.
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