Le corse al trotto
Non solo galoppo, anche le corse al trotto richiedevano il loro spazio: Il 27 ottobre 1892 a Milano venne inaugurato il Trotter in via Andrea Doria, il primo vero impianto milanese per le corse al trotto.
Archivio Ippodromi Snai - Corse al galoppo. (1920)Museimpresa
Milano: il nuovo Ippodromo del galoppo nell'area San Siro
Sin dall'inizio dell'800 le corse al galoppo si svolgevano nei centri delle città. A seguito del loro grande successo si sentì l'esigenza di trasferirle in un luogo più idoneo ad accogliere il grande pubblico: nel 1888 nacque il nuovo Ippodromo nell'area periferica di San Siro.
1893, nasce il Periodico "Il Trotto"
A Milano, sulla scia del successo del trotto, sorse la prima fabbrica di "sulky" a ruote pneumatiche e fu pubblicato il primo periodico dedicato interamente ai trottatori: Il Trotto.
1920. Progetto in stile liberty della Tribuna del Peso
La grande affluenza di pubblico fece nascere nuovamente l'esigenza di ampliare gli spazi di accoglienza. Il nuovo progetto dell' Ippodromo del galoppo fu realizzato dagli architetti Paolo Vietti Violi e Arrigo Cantoni: l'inaugurazione nel 1920 vantò la presenza di 10000 persone.
Archivio Ippodromi Snai - Le tribune gremite al nuovo Ippodromo del galoppo. (1920)Museimpresa
Una giornata all'Ippodromo
Con l'inaugurazione delle nuove tribune, l'Ippodromo di San Siro inizia una gloriosa stagione che portò una grande affluenza di pubblico. Le corse divennero un vero e proprio appuntamento e rito mondano.
Archivio Ippodromi Snai - Ippodromo del Galoppo San Siro di Milano. (1916) di Arch. Paolo Vietti VioliMuseimpresa
1916. Sezione della Tribuna del Pesage
Milano, Ippodromo del galoppo San Siro. Progetto dell'architetto Paolo Vietti Violi.
1916. Sezione trasversale della Tribuna Secondaria
Milano, Ippodromo del galoppo San Siro. Progetto dell'architetto Paolo Vietti Violi.
Archivio Ippodromi Snai - Planimetria generale del Centro Ippico di San Siro a Milano. di Arch. Paolo Vietti VioliMuseimpresa
Planimetria generale del centro Ippico di San Siro
Milano. Disegno dell'architetto Paolo Vietti Violi (senza data). Si possono individuare i tre impianti: Ippodromo del galoppo, il trotto e il centro di allenamento.
Archivio Ippodromi Snai - Gli spalti dell'Ippodromo del Trotto San Siro di Milano durante una giornata di corse.Museimpresa
1925. Inaugurazione del nuovo Ippodromo del trotto
A pochi anni dall'apertura dell'Ippodromo del galoppo e sempre nell'area di San Siro, venne inaugurato l'impianto per il trotto, nuovamente progettato dall'architetto Vietti Violi. Per la corsa di apertura giunsero cavalli da tutta Europa.
L'Ippodromo Sesana a Montecatini Terme
A inizio '900 Montecatini Terme, grazie ai suoi centri termali di eccellenza, diventa anche un centro di divertimento per l'alta borghesia. Non poteva dunque mancare un ippodromo per le corse! Nel 1916 il barone Petrone ed il commendator Sesana diedero vita all’Ippodromo Sesana.
Archivio Ippodromi Snai - Corse notturne al Sesana. (1938)Museimpresa
Corse notturne al Sesana di Montecatini Terme
Nel 1937 venne installato un moderno sistema di illuminazione della pista, che permise lo svolgimento delle corse notturne. Durante il periodo della II Guerra Mondiale l’Ippodromo venne chiuso negli anni più duri del conflitto, fino alla grande riapertura del 1946.
Archivio Ippodromi Snai - La statua del Cavallo di Leonardo. (1999)Museimpresa
La statua del Cavallo di Leonardo
La statua equestre del Cavallo è ubicata all'ingresso dell'Ippodromo di San Siro dal 1999. Fu realizzata dalla scultrice Nina Akamu, per volere della Fondazione americana Leonardo Da Vinci's Horse Foundation; i disegni su cui si basò la Akamu furono quelli originali di Leonardo.
1491. Disegno di Leonardo, studio del cavallo
I primi progetti di Leonardo Da Vinci risalgono al 1482 quando Ludovico il Moro gli propose di costruire la più grande statua equestre del mondo, in memoria padre, Francesco Sforza.
1478 ca. Disegno di Leonardo. Studio di cavallo
Leonardo dedicò moltissimo tempo allo studio dell’anatomia dei cavalli e alla realizzare di un’opera perfetta.
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