Botticelli

Il tondo botticelliano della Pinacoteca dei Musei Civici di Palazzo Farnese

Madonna che adora il Bambino e San Giovannino (1475/1480) di Alessandro Filipepi detto Il BotticelliMusei Civici di Palazzo Farnese

Non si conosce la provenienza originaria di questo dipinto. Le prime notizie risalgono a un inventario del 1642, relativo ai beni di Federico II Landi di Bardi. Quando nel 1860 la rocca di Bardi, dove era conservato il tondo, divenne statale, fu trasferito alla Pinacoteca Nazionale di Torino. Confluì nelle collezioni del Comune di Piacenza nel 1862, grazie all'intervento del sindaco della città emiliana Fausto Perletti.

Il soggetto raffigurato è quello della Vergine che adora il Bambino alla presenza di San Giovannino.

Nella parte inferiore della composizione viene rappresentata una balaustra di marmo, sulla quale è riportata la scritta QUIA RESPESIT HUMILITATE ANCILE SUE (Perchè vide l'umiltà della sua serva)

La Vergine è inginocchiata e ha le mani giunte in segno di venerazione.
Indossa gli abiti tipici dell'iconografia mariana: la veste rossa e il manto azzurro.
La testa è coperta da un velo trasparente e leggero
Il suo volto è lumeggiato dolcemente.

Il bambino è disteso sopra i lembi della veste e del manto della Vergine, adagiato sopra alcune rose recise.
Il suo gesto inconsueto potrebbe alludere alla sua circoncisione.

San Giovannino è identificabile attraverso la pelle di cammello usata come veste e una croce astile semplice.

La scena si svolge in un prato fiorito, tra due siepi di rose.
Sullo sfondo si apre un paesaggio che ricorda la pittura atmosferica leonardesca.

La cornice intagliata e dorata è originale. La fascia centrale è adorna di festoni a cui si intrecciano melagrane, pigne, spighe e foglie lanceolate.Viene attribuita alla bottega di Giuliano da Maiano.

Riconoscimenti: storia

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