Leonardo da Vinci e i suoi libri

La biblioteca del genio universale

Nota sulla nascita di Leonardo (1452) di Antonio da VinciMuseo Galileo - Istituto e Museo di Storia della Scienza

Scritture di famiglia

Leonardo nasce in una famiglia dove la scrittura e i libri sono di casa. Il padre ser Piero è un notaio, e il nonno Antonio un mercante che in gioventù aveva viaggiato a lungo nel Mediterraneo. Nel loro ambiente, oltre a scritture documentarie e pratiche, sono diffusi i libri di ricordi e opere di carattere morale e letterario, come quelle composte dal fratellastro di Leonardo, Lorenzo da Vinci. La stessa scrittura di Leonardo imita la scrittura dei suoi familiari, la cosiddetta “mercantesca”.

Protocollo per gli anni 1454-1469 (1462) di Ser Piero da VinciMuseo Galileo - Istituto e Museo di Storia della Scienza

Confessionale (16th century) di Lorenzo da VinciMuseo Galileo - Istituto e Museo di Storia della Scienza

Libro di patientia (16th century) di Lorenzo da VinciMuseo Galileo - Istituto e Museo di Storia della Scienza

Commedia (1481) di Dante AlighieriMuseo Galileo - Istituto e Museo di Storia della Scienza

All’ombra di Dante

La Commedia di Dante è una presenza costante nell’opera di Leonardo. Il poema affascina gli artisti (da Botticelli a Michelangelo) per gli stimoli che offre all’immaginazione visiva. La sua poesia propone una sfida costante alla pittura, come ricorderà Leonardo nel Paragone. Ma la sua lettura è anche inesauribile fonte di conoscenze filosofiche, mediche, scientifiche, mediate da commenti come quello di Cristoforo Landino.

Zibaldone (15th century) di Bonaccorso GhibertiMuseo Galileo - Istituto e Museo di Storia della Scienza

Le arti meccaniche

Apprendista presso Andrea del Verrocchio e coinvolto in imprese come il completamento della cupola di Santa Maria del Fiore, Leonardo entra anche a contatto con la tradizione di sapere tecnologico proveniente da Filippo Brunelleschi e da altri ingegneri e artisti del Quattrocento, come Mariano di Iacopo detto Taccola e Lorenzo Ghiberti. Probabile, in questo periodo, la consultazione di zibaldoni e manoscritti con immagini e progetti di macchine.

Trattato d’abacho (1480 circa) di Benedetto da FirenzeMuseo Galileo - Istituto e Museo di Storia della Scienza

A scuola d’abaco

Il giovane Leonardo, nipote di mercante, a Firenze frequentò anche una scuola d’abaco, cioè di aritmetica pratica. Tra i nomi che registra nei suoi appunti, quelli di Benedetto dell’Abaco e di Giovanni del Sodo. Ma il suo interesse si estende subito alla matematica teorica e alla frequentazione di scienziati come Paolo dal Pozzo Toscanelli.

Carte e disegni autografi (1449/1450) di Paolo dal Pozzo ToscanelliMuseo Galileo - Istituto e Museo di Storia della Scienza

Lista di libri (1495 circa) di Leonardo da VinciMuseo Galileo - Istituto e Museo di Storia della Scienza

Le liste di libri

Letture a Milano
I documenti fondamentali per la ricostruzione della biblioteca di Leonardo sono le liste di libri compilate durante la sua vita. Nel 1495, a Milano, registra una quarantina di volumi: prevalgono ancora i testi letterari e linguistici.

Letture a Firenze
Verso la fine del 1503, a Firenze, la biblioteca è cresciuta fino a 116 titoli. Significativa è la presenza di testi di filosofia, geometria, scienza, astronomia, cosmografia e medicina, spesso in latino.

Lista di libri compilata da Leonardo (1503-1504 circa) di Leonardo da VinciMuseo Galileo - Istituto e Museo di Storia della Scienza

Lista di libri di Leonardo (circa 1503-1504) di Leonardo da VinciMuseo Galileo - Istituto e Museo di Storia della Scienza

Lettera a Ludovico il Moro (circa 1485) di Leonardo da VinciMuseo Galileo - Istituto e Museo di Storia della Scienza

Leonardo lettore: dal libro al codice

Leonardo, a Milano (dal 1482), decide di diventare uno scrittore (cioè un “altore”). Comincia a cercare e a comprare libri, in volgare, e ormai quasi sempre a stampa, disponibili presso gli stampatori e i librai milanesi. Sono testi letterari (i poemi di Luigi e Luca Pulci, le novelle di Poggio e Masuccio), ma anche il trattato d’arte militare di Valturio. I suoi primi quaderni di appunti, il Manoscritto B e il Codice Trivulziano, testimoniano lo stretto rapporto con i libri, con trascrizioni di testi, disegni e liste di migliaia di parole. Leonardo inizia poi a comporre sia trattati che scritti letterari (come le favole), e cerca di imparare da solo (a più di quarant’anni) il latino, servendosi di una grammatica elementare.

Codice Trivulziano (1488-1490 circa) di Leonardo da VinciMuseo Galileo - Istituto e Museo di Storia della Scienza

Vocabolista (1537/1540) di Luigi PulciMuseo Galileo - Istituto e Museo di Storia della Scienza

Favole e facezie (circa 1490) di Leonardo da VinciMuseo Galileo - Istituto e Museo di Storia della Scienza

Esopo moralizzato, frontespizio (1485) di EsopoMuseo Galileo - Istituto e Museo di Storia della Scienza

Decameron (1492) di Giovanni BoccaccioMuseo Galileo - Istituto e Museo di Storia della Scienza

Rudimenta grammatices (1474) di Niccolò PerottiMuseo Galileo - Istituto e Museo di Storia della Scienza

Giovanni Sacrobosco (1490) di Giovanni SacroboscoMuseo Galileo - Istituto e Museo di Storia della Scienza

Macrocosmo e microcosmo

Per Leonardo (almeno fino al 1508), macrocosmo e microcosmo sono strettamente collegati. Tra i suoi libri sul cosmo e sul mondo, la Sfera di Sacrobosco e la Cosmografia di Tolomeo. Direttamente collegato è lo studio del corpo umano, il “mondo minore”, per il quale Leonardo progetterà un atlante anatomico con tavole simili a quelle di Tolomeo.

Cosmographia (1486) di Claudio TolomeoMuseo Galileo - Istituto e Museo di Storia della Scienza

Fasciculo de medicina (1494)Museo Galileo - Istituto e Museo di Storia della Scienza

L’«albero di vene» (1491) di Leonardo da VinciMuseo Galileo - Istituto e Museo di Storia della Scienza

The female anatomy (circa 1508) di Leonardo da VinciMuseo Galileo - Istituto e Museo di Storia della Scienza

Trattati (1401/1500) di ArchimedeMuseo Galileo - Istituto e Museo di Storia della Scienza

I grandi maestri

Nella sua incessante caccia al libro, Leonardo insegue alcuni grandi maestri antichi e moderni, modelli di riferimento della sua ricerca: Archimede, Vitruvio, Leon Battista Alberti. Uno di loro diventa anche suo amico, l’ingegnere senese Francesco di Giorgio Martini (anche traduttore di Vitruvio). Di lui, Leonardo studia con attenzione le due redazioni del Trattato, che è anche l’unico libro con postille autografe sopravvissuto della sua biblioteca.

Trattati - Autografo di Piero della Francesca (1401/1500) di ArchimedeMuseo Galileo - Istituto e Museo di Storia della Scienza

Cronicha de tuto el monde vulgare (1491) di Giacomo Filippo ForestiMuseo Galileo - Istituto e Museo di Storia della Scienza

La storia dell’uomo

Appassionato lettore di storia, Leonardo possiede gli annali della storia romana di Tito Livio, la Bibbia e altre compilazioni di storia universale, come la Cronica di Iacopo Foresti.

Bibbia (1490)Museo Galileo - Istituto e Museo di Storia della Scienza

Deche istoriate (1493) di Tito LivioMuseo Galileo - Istituto e Museo di Storia della Scienza

Prospectiva communis (1482) di John PechamMuseo Galileo - Istituto e Museo di Storia della Scienza

Gli “altori” moderni

Alcuni autori moderni sono fondamentali per il progresso della conoscenza nell’ambito dell’ottica, della prospettiva, della geometria, della scienza dei pesi. Leonardo ne possiede le opere e ne trascrive testi e disegni nei suoi manoscritti, sempre in funzione della sua ricerca. Un caso particolare è quello del matematico polacco Witelo (chiamato da Leonardo “Vitolone”), ‘inseguito’ per molti anni, da Pavia a Firenze.

Traduzione del proemio della Prospectiva communis di Pecham (circa 1489-1490) di Leonardo da VinciMuseo Galileo - Istituto e Museo di Storia della Scienza

De expetendis et fugiendis rebus opus (1501) di Giorgio VallaMuseo Galileo - Istituto e Museo di Storia della Scienza

De expetendis, et fugiendis rebus opus (1501) di Giorgio VallaMuseo Galileo - Istituto e Museo di Storia della Scienza

Testi sulle medie proporzionali tratti dal De expetendis et fugiendis rebus opus di Giorgio Valla (circa 1505) di Leonardo da VinciMuseo Galileo - Istituto e Museo di Storia della Scienza

Prospectiva (1401/1500) di WiteloMuseo Galileo - Istituto e Museo di Storia della Scienza

Elementa (1509) di EuclideMuseo Galileo - Istituto e Museo di Storia della Scienza

Il sodalizio con Luca Pacioli

Arrivato a Milano nel 1496, il frate Luca Pacioli diventa amico di Leonardo e suo maestro nel campo della matematica e della geometria. Lo aiuta a capire Euclide, tradotto in volgare. Lo coinvolge nell’elaborazione del trattato Divina proportione, per il quale Leonardo disegna i mirabili poliedri, e in nuova edizione di Euclide.

Codice di Madrid II (1493, 1503-1505) di Leonardo da VinciMuseo Galileo - Istituto e Museo di Storia della Scienza

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