Pianta di Palazzo CusaniSistema Museale Università di Parma
Manufatti anatomici compaiono, verosimilmente, nello Studium Farnesiano nel XVII secolo, ad opera di un Gabinetto Anatomico e Patologico in cera, le cui esistenza è ancora oggi motivo di indagine storico-scientifica, che si trovava nell’antica sede dell’Università (ora Palazzo Cusani) a fianco della Chiesa di San Francesco del Prato.
La collezione ceroplastica
Di particolare rilevanza è la collezione di ceroplastica, che comprende due straordinarie statue in cera del XVIII secolo e 37 maschere in cera (moulages) risalenti alla fine dell’800.
Le statue in cera
Le statue in cera a grandezza naturale, con disposizione orizzontale, sono conservate entro bacheche in vetro e legno su materassi, tutti originali del XVIII secolo. Questi due capolavori, attributi alla Scuola fiorentina di Clemente Susini, sono forse opera di un ceroplasta in gran parte ancora sconosciuto, Andrea Corsi, professore anatomico di ceroplastica a Parma tra il 1776 e il 1820. Un corpo evidenzia parte del sistema arterioso superficiale e profondo in relazione alla masse muscolari, presentando forti analogie con opere di Susini conservate alla Specola di Firenze e a Vienna. L’altro mostra la distribuzione del sistema vascolare linfatico e venoso sottocutaneo, il cui fine dettaglio suggerisce l’apporto, in corso di modellazione, di una consulenza anatomica specifica come quella che Paolo Mascagni, grande studioso del sistema linfatico umano, fornì a Susini per molte delle sue opere.
Restauro Spellato_1Sistema Museale Università di Parma
Nel 2013 una delle due statue di cera, il cosiddetto “Spellato”, ha subito un importante intervento di restauro.
Restauro Spellato_2Sistema Museale Università di Parma
A causa dei bombardamenti durante la Seconda Guerra Mondiale e di successivi, numerosi e inadeguati interventi di riparazione e/o consolidamento, la statua si era progressivamente deteriorata.
Restauro Spellato_3Sistema Museale Università di Parma
Il lavoro, durato un anno, si è svolto a Firenze, presso l’Opificio delle Pietre Dure. La statua evidenzia parti del sistema arterioso superficiale e profondo in relazione alle masse muscolari e presenta forti analogie stilistiche con opere di Susini conservate alla Specola di Firenze e a Vienna.
Restauro Spellato_4Sistema Museale Università di Parma
TenchiniSistema Museale Università di Parma
Le maschere (Moulages) di Tenchini
La preziosa raccolta di moulages, realizzata dall’anatomico Lorenzo Tenchini, professore di Anatomia umana all’Università di Parma, costituisce, invece un unicum nel mondo occidentale: le maschere in cera, tessuti vegetali (cotone), epidermide umana e gesso, riproducono il volto di detenuti sui quali Tenchini eseguì studi anatomici e furono preparate a scopo strettamente scientifico.
Maschere in ceraSistema Museale Università di Parma
La collezione è verosimilmente unica poiché a ciascuna maschera corrisponde un cranio, un encefalo e una parte di preparazione anatomica a secco, oltre ad una scheda manoscritta inerente la storia personale e giudiziaria del soggetto studiato.
Un’ulteriore parte delle maschere tenchiniane è oggi esposta presso il Museo Lombroso dell’Università di Torino, a causa di un trasferimento da Parma agli inizi del ‘900, cui seguì un mancato ritorno per la morte prematura di Tenchini.
I preparati a secco
Di grande rilievo è anche la parte restante della collezione, antropologico-criminale, che comprende oltre 400 crani di carcerati e/o pazienti psichiatrici, deceduti per malattia, ai quali corrisponde una raccolta di encefali mummificati) e una parte di preparati a secco di intere regioni del corpo umano (di prevalente uso didattico per gli studenti dei corsi universitari dell’Ateneo di Parma).
Encefalo mummificatoSistema Museale Università di Parma
A tutti i reperti sono associabili le schede mediche e quelle inerenti la loro storia personale e giudiziaria.
Preparati a seccoSistema Museale Università di Parma
Questi materiali cartacei sono conservati presso la Biblioteca Storica Museale, annessa alla sede attuale delle collezioni.
La collezione di cere moderne
Verso la metà del XX secolo, grazie all’opera della Scuola anatomica di Gaetano Ottaviani e Giacomo Azzali, le collezioni si arricchirono di riproduzioni ceroplastiche inerenti l’anatomia ultrastrutturale dei vasi linfatici dei mammiferi e dell’uomo, attraverso una tecnica complessa che, a partire da immagini ottenute al microscopio elettronico a trasmissione di sezioni seriate ultrafini, consente, attraverso vari passaggi, di riformare in cera la parete tridimensionale del vaso linfatico studiato.Oggi l’attività del Museo spazia dalla robotica biomedica all’organogenesi umana, alle relazioni tra morfologia ed endocrinologia, alle tecniche di conservazione anatomica e ceroplastica
La Biblioteca Storica Museale
La Biblioteca Storica, annessa al Museo, raccoglie la documentazione storico-scientifica relativa alle collezioni. In particolare, include gli schedari delle preparazioni a secco, i libri autoptici e le pubblicazioni realizzate nel XIX secolo dagli anatomici che insegnarono all’Università di Parma, in particolare quelli di Giovanni Inzani e di Lorenzo Tenchini, nonché i lavori scientifici e le monografie che furono pubblicati utilizzando i materiali oggi parte delle Collezioni.La Biblioteca possiede anche preziose edizioni rinascimentali (cinquecentine) di medicina antica e testi anatomici rari del XVIII secolo.