Palazzo Fortuny
Palazzo Fortuny a Venezia è dedicato a preservare il patrimonio e l'eredità di uno dei più importanti artisti che operarono in Italia. L'edificio ha mantenuto le stanze e la struttura creati da Fortuny, insieme alla tappezzeria e le collezioni. Dell'edificio si possono visitare quattro piani ed il museo ospita mostre profondamente interconnesse con lo spirito di Fortuny e la sua ricerca eclettica e interessi sperimentali.
Henriette Fortuny - Ritratto di una musa, mostra di Mariano FortunyPalazzo Fortuny
L'ambiente di lavoro di Mariano Fortuny è rappresentato attraverso preziose tappezzerie da muro, i suoi quadri e le sue famose lampade - tutti oggetti che testimoniano le fonti di ispirazione dell'artista e rendono conto dell'ecletticità del suo lavoro e della sua importanza sulla scena artistica ed intellettuale degli inizi del ventesimo secolo.
Autoritratto (1947) di Mariano Fortuny y MadrazoPalazzo Fortuny
Mariano Fortuny y Madrazo
Nasce a Granada nel 1871. Figlio d’arte e assai presto inserito nel gran mondo parigino, compie innanzitutto studi pittorici. Diciottenne si stabilisce a Venezia, ove frequenta circoli accademici e cenacoli artistici internazionali: tra i suoi amici Gabriele D’Annunzio, Ugo Ojetti, Eleonora Duse, Hugo von Hofmannsthal, la marchesa Casati, Giovanni Boldini, il principe Fritz Hohenlohe-Waldenburg.
Henriette Fortuny - Ritratto di una musa, mostra di Mariano FortunyPalazzo Fortuny
Dopo un viaggio a Bayreuth, fortemente attratto dalla musica di Richard Wagner, volge i suoi interessi dalla pittura alla scenografia e all’illuminotecnica. L’intento è quello di realizzare la piena unione tra significato ultimo della musica e pittura teatrale.
Dietro le quinte del Teatro alla Scala (1934) di Mariano Fortuny y MadrazoPalazzo Fortuny
All'inizio del ventesimo secolo creò le scenografie per la premiere italiana di Tristano e Isotta in scena a La Scala di Milano.
Contemporaneamente inizia a prender corpo l’idea della “Cupola”, cioè quel sistema illuminotecnico complesso che libererà la scenografia teatrale dalle rigide impostazioni tradizionali mediante l’uso della luce indiretta e diffusa.
è poi con la mecenate contessa di Bearn che la rivoluzione scenotecnica di Fortuny trova completa applicazione: tra il 1903 e 1906 il teatro privato della contessa viene dotato di un sistema integrato e rinnovato di cupola, luce indiretta, proiezione di cieli colorati e nuvole: è la fama. Il sistema di Fortuny, prodotto dall’AEG, trova applicazione nei maggiori teatri tedeschi.
Abito Delphos (dettaglio) di Mariano FortunyPalazzo Fortuny
Ma la creatività di Mariano cerca stimoli nuovi: inizia a creare stoffe e tessuti stampati, in sodalizio con Henriette Nigrin, che sposerà nel 1924. Con lei crea Delphos, l’abito in seta plissettata che lo rende famoso in tutto il mondo.
Parigi. Negozio in rue Pierre Charron (1937) di Mariano FortunyPalazzo Fortuny
Nel 1919 a Venezia, alla Giudecca, fonda la fabbrica per la produzione industriale delle sue stoffe in cotone e apre boutique nelle maggiori capitali europee. Nel frattempo decora e illumina palazzi e musei in tutta Europa, riceve riconoscimenti e titoli onorifici.
Prove al Teatro La Scala di Milano di Mariano Fortuny y MadrazoPalazzo Fortuny
Non vengono meno, in questi anni sempre più intensi, l’interesse – e le commissioni – per il teatro e la scenografia.
Tintoretto nel suo studio di Mariano Fortuny y MadrazoPalazzo Fortuny
Degli anni Trenta sono altre invenzioni: dalla carta da stampa fotografica ai colori a “Tempera Fortuny” e agli interventi illuminotecnici sui grandi cicli pittorici veneziani di Tintoretto a San Rocco e di Carpaccio a San Giorgio.
Matrice di stampa per tessuto di Mariano Fortuny y MadrazoPalazzo Fortuny
Sul finire degli anni '30, Mariano si ritira nella sua sfarzosa dimora di San Beneto, dove riprende lo studio della pittura e raccoglie le memorie della sua eclettica attività. Muore nel 1949 e viene sepolto al Verano, a Roma, accanto all’illustre padre Mariano Fortuny Marsal.
Il Palazzo
Il Museo Fortuny è stato donato alla città da Henriette Fortuny, la vedova di Mariano. Una volta posseduto dalla famiglia Pesaro, questo grande palazzo Gotico in Campo San Beneto, fu trasformato da Mariano Fortuny nel suo atelier di fotografia, scenografia, atelier tessile e studio pittorico.
Le collezioni: dipinti, fotografia e tessuti
Le collezioni museali sono costituite da un ricco fondo di opere e materiali che ben rappresentano i diversi esiti della ricerca dell’artista: la pittura, la scultura, l’illuminotecnica, il teatro, la fotografia, il tessile e gli abiti.
Ciclo wagneriano. Parsifal. Le fanciulle-fiore (1896) di Mariano Fortuny y MadrazoPalazzo Fortuny
La collezione pittorica
La collezione contiene circa 150 opere di Mariano Fortuny, le quali illustrano le varie fasi di questo aspetto della sua carriera artistica. Il periodo Wagneriano, fino al 1899, ha un ruolo centrale.
Ritratti a Palazzo Fortuny degli Orfei di Mariano FortunyPalazzo Fortuny
Ritratti
Egualmente affascinanti sono i numerosi ritratti della sua famiglia, in particolari della moglie Henriette: qui l'ispirazione diventa un racconto intimo, contestualmente allo stile artistico ereditato dal nonno Federico de Madrazo, dagli zii Raymundo e Ricardo e dall'amico Boldini.
Lo Studio di Nudo Femminile (1988), creato all'età di diciassette anni, rappresenta il primo intento pittorico del giovane Mariano. Questo tema, cui ha continuato a fare riferimento (l'ultimo del 1946), divenne il palinsesto delle tecniche e stili intrecciati anche con i suoi lavori fotografici.
Le due grandi nature morte sembrano essere il frutto di un incontro fra l'educazione di Fortuny e la sua originale abilità di composizione.
Sequenza fotografica di Mariano FortunyPalazzo Fortuny
Fotografia
La maggioranza delle fotografie esposte a Palazoz Fortuny sono prese o dalla collezione lasciata dallo stesso Mariano Fortuny, o dalla ricca collezione dei Musei Civici di Venezia. L'intera collezione comprende lavori dal 1850 fino alla Seconda Guerra Mondiale, con una ricca varietà di stili, tecniche e immagini storiche.
Parigi. Evento privato (1906) di Mariano FortunyPalazzo Fortuny
Henriette Fortuny - Ritratto di una musa, mostra di Mariano FortunyPalazzo Fortuny
Henriette Fortuny - Ritratto di una musa, mostra di Mariano FortunyPalazzo Fortuny
Tessuti
La collezione di abiti, tessuti, prove di stampa, materiali, costumi teatrali e abiti ornamentali del Museo Fortuny, contribuiscono a dare un'idea dello straordinario lavoro di Fortuny nel campo dei tessuti e del fashion design, nel quale l'artista reinterpretò in chiave moderna temi, motivi e ornamenti antichi.
Cappa in velluto di seta stampato, dettaglio (1925/1930) di Mariano FortunyPalazzo Fortuny
I materiali variano dal semplice tessuto di cotone intrecciato a velluti, sete e cotoni pregiati (i perfetti materiali per le famose stampe policrome, usate prevalentemente da Fortuny per tessuti d'arredo).
Abiti Deplhos di Mariano FortunyPalazzo Fortuny
Il raso, la teffetà, la garza di seta e i velluti costituiscono i materiali degli abiti Delphos, delle sopravvesti, dei sontuosi mantelli e delle cappe, tutte tinte di infinite sfumature cromatiche e permeate di referenze storiche.
Cappa in velluto di seta stampato (1925/1930) di Mariano FortunyPalazzo Fortuny
Fortuny prese ispirazione dai modelli decorativi e design dei preziosi velluti rinascimentali e dai tessuti di culture lontane ed esotiche, imitandole e re-inventandole nel suo originale artigianato grazie ad una tecnica di stampa personale che rese possibili risultati con effetti tridimensionali inimitabili.
Mostre
Il museo combina spazi "pieni" - per esempio, il salone del primo piano straripante di quadri, tessuti ed elementi d'arredo (come le sue famose lampade) - con spazi aperti: al secondo piano muri, finestre, illuminazione e spazio raccontano la storia del palazzo e dell'atelier ospitato al suo interno. Da qui si può osservare la spettacolare biblioteca: uno spazio caleidoscopico di "lavori in corso" che riunisce insieme pezzi di Fortuny e di artisti contemporanei dai background diversi fra loro.
L'atelier dell'artista a Palazzo Pesaro Orfei di Mariano Fortuny y MadrazoPalazzo Fortuny
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