Le porte del Duomo di Milano

Porta Maggiore del Duomo di Milano (1884/1908) di Ludovico PogliaghiVeneranda Fabbrica del Duomo di Milano

I cinque portali

Si parla per la prima volta della costruzione delle porte del Duomo nel 1582, quando era architetto della Veneranda Fabbrica Pellegrino Pellegrini, detto "Tibaldi". La realizzazione dei portali visibili oggi risale a molti anni dopo ed è successiva al completamento della facciata (1811-1813).

Facciata del DuomoVeneranda Fabbrica del Duomo di Milano

I timpani

Di grande interesse sono gli altorilievi inseriti nei timpani dei portali, eseguiti in marmo di Carrara. In quello centrale, la grande formella rappresenta La Creazione di Eva, modellata da Gaspare Vismara, quelli sovrastanti i portali laterali ricordano altre donne eroiche della Bibbia.

Porta Maggiore del Duomo di Milano (1884/1908) di Ludovico PogliaghiVeneranda Fabbrica del Duomo di Milano

Gli altorilievi fanno da cornice alle vere e proprie porte: concepite tutte e cinque a due battenti, esse furono tra gli ultimi elementi inseriti in facciata, concluse alla metà del XX secolo.

Gioie e Dolori della Vergine

La Porta Maggiore del Duomo, completata nel 1908, venne modellata dallo scultore Ludovico Pogliaghi sulle misure del portale neo-gotico presente nel progetto della facciata di Brentano del 1888, adattata poi alla conservata cornice del Pellegrini. Questa porta è quindi l’unica testimonianza di un’architettura che non è mai stata eseguita.

Il tema rappresentato sono le Gioie e i Dolori della Vergine Maria, alla quale la stessa Cattedrale è dedicata.

La preziosa modellazione dei personaggi restituisce al racconto grande vitalità, omaggio dello scultore alla tradizione rinascimentale. Al contempo, Pogliaghi inserisce i soggetti scultorei all’interno di un partito architettonico neo-gotico che si avvale di elementi decorativi tendenti al coevo stile Liberty.

L’Editto Costantiniano di pace del 313 (1935/1948) di Arrigo MinerbiVeneranda Fabbrica del Duomo di Milano

L'Editto costantiniano di Pace nel 313 d.C.

La prima porta da sinistra guardando la facciata è opera di Arrigo Minerbi; fu inaugurata nel 1948 ed è un espressivo bronzo che narra l’affermazione del Cristianesimo, cioè le vicende vissute dai primi cristiani fino alla libertà di culto loro concessa, proprio a Milano, dall’imperatore Costantino nel 313 d.C. I sei personaggi raffigurati nello zoccolo sono i Vescovi milanesi antecedenti l’Editto di Costantino.

L’Editto Costantiniano di pace del 313 (1948) di Arrigo MinerbiVeneranda Fabbrica del Duomo di Milano

Vita di sant'Ambrogio (1950) di Giannino CastiglioniVeneranda Fabbrica del Duomo di Milano

Vita di Sant'Ambrogio

Lo scultore milanese Giannino Castiglioni lavorò alla seconda porta da sinistra, inaugurata nel 1950. I rilievi bronzei raffigurano l’opera religiosa e politica di Sant’Ambrogio, il Vescovo Santo e Patrono della città di Milano.

Il contributo della Chiesa milanese alla formazione del libero Comune e alle crociate (1950) di Franco LombardiVeneranda Fabbrica del Duomo di Milano

La terza porta minore del Duomo, guardando la facciata a partire da sinistra, fu commissionata nel 1937 allo scultore Franco Lombardi. Le ultime quattro formelle furono concluse da Virgilio Pessina, dopo la morte dell'artista.

Il contributo della Chiesa milanese alla formazione del libero Comune e alle crociate (1937/1950) di Franco LombardiVeneranda Fabbrica del Duomo di Milano

Il contributo della Chiesa milanese alla formazione del libero Comune

Inaugurato il 1 luglio 1950, il portale bronzeo illustra l'affermazione civile e religiosa del Comune di Milano durante gli scontri con l'impero germanico e Federico Barbarossa, sino all'epoca di Galdino.

I fasti del Duomo (1964) di Luciano MinguzziVeneranda Fabbrica del Duomo di Milano

I Fasti del Duomo

L’estrema porta di facciata a destra è stata anche l’ultima ed essere completata, nel 1965 da Luciano Minguzzi. Il tema rappresenta I fasti del Duomo, dodici episodi significativi dalla fondazione della Cattedrale sino all’epoca di San Carlo. La dinamica composizione è caratterizzata da toni di intensa drammaticità che lo scultore ha sapientemente modellato, utilizzando segni scarni, arditi e fortemente chiaroscurali.

I fasti del Duomo (1965) di Luciano MinguzziVeneranda Fabbrica del Duomo di Milano

Veduta del Duomo, facciataVeneranda Fabbrica del Duomo di Milano

Scopri di più su Milan Cathedral Remixed.

Ringraziamenti: tutti i partner multimediali
In alcuni casi, la storia potrebbe essere stata realizzata da una terza parte indipendente; pertanto, potrebbe non sempre rappresentare la politica delle istituzioni (elencate di seguito) che hanno fornito i contenuti.
Mostra altro
Tema correlato
Milan Cathedral
Guarda il Duomo con occhi nuovi
Visualizza tema
Home page
Discover
Gioca
Qui vicino
Preferiti