Da Castle of Clos Lucé
Castello del Clos Lucé
Amboise, 1516: l'arrivo di Leonardo da Vinci al Castello del Clos Lucé
Su invito del re Francesco I, Leonardo da Vinci lasciò l'Italia e si stabilì nel castello del Clos Lucé nell'autunno del 1516. A 64 anni attraversò le Alpi e portò con sé tre dei suoi capolavori. Anna e San Giovanni Battista, nonché i suoi quaderni e manoscritti.
The Façade © château du Clos LucéCastle of Clos Lucé
Precedentemente chiamato "Manoir du Cloux", Clos Lucé è la residenza reale dei re di Francia dal 1490. François d'Angoulême (futuro Francesco I) e sua sorella Marguerite de Navarre vi trascorsero parte della loro infanzia cresciuti dalla madre, Louise de Savoie.
Sulla facciata in tufo bianco della Valle della Loira, lo stemma presenta tre gigli, simbolo della monarchia francese.
1516 - 1519: IL SOGGIORNO
Nominato "Primo pittore, ingegnere e architetto del Re", Leonardo da Vinci mise le sue doti al servizio del sovrano, lavorando instancabilmente a numerosi progetti. Nei suoi laboratori continua a perfezionare la Sainte Anne che rimarrà incompiuta alla sua morte.
“Guarda la luce e ammira la bellezza. Chiudi gli occhi e osserva. Quello che avete visto prima non c'è più e quello che vedrete dopo non c'è ancora.” Leonardo da Vinci attribuisce particolare importanza al trattamento della luce nelle sue opere
LEONARDO DA VINCI, INGEGNERE E ARCHITETTO Al Clos Lucé, il Maestro italiano studia le planimetrie di un castello ideale, in particolare quelle di una scala a doppia chiocciola che avrebbe in parte ispirato l'architetto del Castello di Chambord, lavora allo sviluppo idraulico del territorio, immagina una città ideale a Romorantin. Qui è libero di continuare le sue ricerche di anatomia, alluvioni, botanica.
LEONARDO DA VINCI, ORGANIZZATORE DI FESTE Il re affida a Leonardo da Vinci l'organizzazione di feste reali destinate a intrattenere e stupire la corte e gli ambasciatori. Disegna ingegnosi meccanismi teatrali, costumi di festa e crea effetti speciali che suscitano sorpresa e meraviglia.
Renaissance Great Hall © château du Clos Lucé (2019)Castle of Clos Lucé
Nella sala consiliare Leonardo da Vinci riceve i suoi illustri ospiti: Francesco I, i grandi del regno, gli ambasciatori e gli artisti che vennero a trovarlo.
Il 10 ottobre 1517 Leonardo da Vinci ricevette la visita del Cardinale d'Aragona al Clos Lucé. Secondo la testimonianza di Antonio de Beatis, segretario del Cardinale, il Maestro italiano gli regalò il dipinto "di una dama fiorentina dipinta al naturale per ordine del fu Giuliano de' Medici": La Gioconda
Secondo la tradizione orale, un sotterraneo collegava il castello del Clos Lucé al castello reale di Amboise, Francesco I lo usava regolarmente per visitare l'uomo che chiamava "mio padre". I primi metri della galleria sono ancora visibili dalle stanze dei modelli.
1519: LA MORTE DEL MAESTRO
“Una giornata intensa fa dormire bene. Una vita frenetica conduce a una morte tranquilla” Leonardo da Vinci
Il 23 aprile 1519 Leonardo da Vinci fece testamento, lasciando in eredità i suoi manoscritti, taccuini e schizzi al suo amato discepolo Francesco Melzi. Morì nella sua stanza al Clos Lucé il 2 maggio 1519 all'età di 67 anni.
Apprendendo della morte di Leonardo da Vinci, Francesco I dirà: "Nessun uomo aveva tanta cultura quanto Leonardo in pittura, scultura o architettura, ma anche in filosofia, perché era un grandissimo filosofo"
Il Château du Clos Lucé ha la legittima vocazione di trasmettere l'eredità, la memoria e la conoscenza del genio italiano, che è rimasto senza tempo e universale. Situato nella Valle della Loira, patrimonio mondiale dell'UNESCO, culla del Rinascimento in Francia, la residenza, il suo parco culturale, il museo all'aperto e la sua sala espositiva consentono a un vasto pubblico di comprendere e scoprire tutta la conoscenza di Leonardo da Vinci.
© Château du Clos Lucé - Parco Leonardo da Vinci
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