Innesto di un importante lavoro ancora in corso – 33MM (Maria Maddalena) e originariamente pensato per una mostra in una chiesa di Amburgo, annullata all’ultimo momento a causa della fotografia della madre che allatta il suo bambino nudo. L’installazione si sviluppa su un’impalcatura ottagonale, forma sacrale di per sé e riferimento diretto all’Abside della chiesa di Amburgo, dalla quale cadono dall’alto i sette ritratti stampati su tessuto. Nelle fotografie di Julia Krahn le donne mettono a nudo se stesse, mostrando orgogliosamente le loro forze e ferite. Ognuna custodisce l’esperienza di una verità che qui è nascosta da alcuni pixel. Un paradossale voler nascondere corpi nudi, dolori, identità, verità, che invece, grazie ai pixel si amplificano. Da prodotto della censura, i pixel diventano strumento artistico per combatterla. I pixel sono applicati sull’esterno dei tessuti lasciando libera la vista a chi entra all’interno dell’ottagono, in intimità con le protagoniste.
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