Un popolo intero, il quale credeva di aver dato a se stesso, con la rivoluzione, la capacità di un progresso più rapido, si vede bruscamente ricacciato in un’epoca scomparsa e, affinché non sia possibile nessuna illusione circa il ritorno passato, ricompaiono le vecchie date, il vecchio calendario, i vecchi nomi, i vecchi editti, caduti da tempo nel regno degli eruditi di antiquaria, e i vecchi sbirri, che da tempo sembravano andati in decomposizione.