“Il mio lavoro, frutto di un tempo lunghissimo di realizzazione, può distruggersi in un attimo e per me diventa metafora di un modo di stare nell’esistenza”. Elisabetta Di Maggio
In Natura quasi trasparente all’idea della precarietà, ancora cercata nei materiali fragili, si unisce quella di movimento e trasformazione: si tratta dell’idea di rendere visibile e vivente lo scorrere del tempo per farne oggetto di osservazione e di conoscenza. Il lavoro di quest’artista si focalizza sull’esperienza del mutamento e sulla sua stessa messa in scena: è il mutamento a fondare paradossalmente la permanenza delle cose, a garantire la sopravvivenza”. Chiara Bertola