Figlio di un ricco droghiere, Antonio Ghidini si diede alla mercatura e si specializzò nel ramo delle stoffe, divenendo fornitore di don Ferdinando di Borbone, duca di Parma, Piacenza e Guastalla. Per questa tela il Ghidini si rivolse a un artista tra i migliori del ducato, facendosi ritrarre con moglie, figli e bambinaia secondo il canone delle conversation pieces inglesi, come traspare nella naturalezza della composizione e nel clima di raccolta intimità familiare.
L'opera, a lungo attribuita a Giuseppe Baldrighi, è stata da poco restituita al suo brillante allievo Pietro Melchiorre Ferrari, colto pittore formatosi, come il suo maestro, a Parigi. I legami della famiglia Ghidini con i Borbone sono testimoniati da un medaglione esibito dal bambino in primo piano, che commemora le nozze di Ferdinando con Maria Amelia d'Asburgo e ci permette di datare l'opera dopo il 1769. La corrispondenza poggiata sulla libreria, che Ghidini indica con orgoglio, ricorda invece i legami commerciali stretti con i Booths di Manchester, specializzati nella produzione di tessuti. Accanto alla qualità dei ritratti, è da notare la preziosità delle vesti, omaggio al committente.