AZA Killer è un omaggio al film horror a basso budget di Abel Ferrara "Driller Killer" (1979). Il tributo è fatto su più livelli: utilizzando attori dilettanti con uno background sociologico simile come nell'originale. Musicisti provenienti da una scena alternativa che interpretano se stessi. Nel mio caso una scena fiorente, interessante ma probabilmente troppo buia e autodistruttiva per essere abbastanza popolare da portare al successo ed alla pace per i suoi creatori. Anche se utilizzando la tecnologia digitale contemporanea al posto della pellicola mi riferisco anche ad un'estetica simile a quella del periodo. Scene con poca luce o luce naturale, uso 'ruvido' della videocamera, stile di editing grezzo. Il motivo per cui ho voluto commentare l'anno 1979 con questo film è perché ne amo l'autenticità e lo stile documentario, ed è sicuramente un risultato eccezionale per quel tempo. Posso anche riferirmi alle condizioni dell'artista che vive ai margini della società, essere isolato e finanziariamente senza speranza in una massiccia metropoli. Il film di Ferrara è arriva dalle viscere e veramente mostra qualcosa circa il nostro lato oscuro. É arte ed intrattenimento al tempo stesso, senza cercare di avere una cronologia o di essere pop.