L’antico Dioniso nella mitologia greca, colui che salvò Arianna dalla disperazione di essere stata abbandonata dall’eroe Teseo e la sposò rendendola immortale, era la divinità del vino e del buonumore, della fascinazione mutevole che rende manifesta l’agitazione della propria anima.
La versione di Crocetti sembra trarre ispirazione dall’antica scultura del Dioniso detto Richelieu, copia romana in marmo da un originale del 300 a.C. attribuito a Prassitele (Parigi. Museo del Louvre): in entrambe le sculture, infatti, la divinità sembra invitare l’osservatore a unirsi al banchetto offrendo una coppa di libagioni.