E' stato recentemente scoperto che il globo celeste fu realizzato in gesso e poi ricoperto di cartapesta. Grazie a quanto riportato all'interno di un cartiglio raffigurato, è possibile sapere che fu stampato e costruito ad Amsterdam dal celebre cartografo e costruttore di globi Willem Janszoon Blaeu. Le costellazioni vi sono rappresentate attraverso gli animali e le figure classiche da cui prendono il nome. Le lingue usate sono il latino, il greco e l'arabo. E' presente anche il ritratto del cosmografo Tycho Brahe, del quale Blaeu fu discepolo. Inoltre, il sostegno ligneo a quattro colonne è tipico della tradizione globografica olandese del Seicento; alla base del sostegno, realizzati in legno policromo e dorato, sono posti i quattro stemmi araldici della famiglia Cybo Malaspina e i sottostanti piedistalli su quattro zampe leonine. Il successo dei globi in Europa si ebbe grazie ai curiosi e ai dilettanti appassionati di natura e costellazioni che amavano collezionarli. Nella stessa sala è presente anche un globo terrestre con cui questo fa coppia. Di entrambi i globi, esiste una versione molto simile conservata al Museo Galileo di Firenze, proveniente dalle collezioni medicee.
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