In un tema di conviti tra dame e cavalieri si colloca il Concerto a tavola di Ambrosius Benson, un pittore iscritto alla Gilda di Bruges nel 1519 ma non documentato dalla fonti letterarie, al quale viene riconosciuta un'origine lombarda. Quella di Benson è una produzione figurativa di atmosfera cortese, in cui il pittore esibisce l'eleganza dei costumi e dell'ambiente tramite una stesura fine e delicata di velature trasparentissime. L'interpretazione iconografica è uno degli aspetti più problematici e interessanti dell'opera, poiché il tema del concerto, che si esprime nel binomio amore e musica, fu assunto dalla pittura nordica anche per l'iconografia della parabola del Figliol prodigo. Il banchetto all'aperto del dipinto può essere quindi interpretato come l'episodio della dissipazione dei beni da parte del giovane, con un'allusione al saluto al padre nel gesto dell'uomo che si toglie il berretto.