L’opera donata da Pozzati all’Hospice fa parte del ciclo De-Posizioni del 2006 in cui colloca nel quadro un “corpo” in un luogo non consueto, in luogo “altro” che depone in “posizioni” diverse come se fosse una rimozione della voluta teatralità. Attraverso queste opere Pozzati sospende il momento dell’ironia e della dissacrazione per chiamare il tempo della riflessione, per cercare di andare oltre un’epoca “dove tutti siamo stati deposti dal massacro delle tendenze, dall’idea dell’arte come arte, dall’arte della critica, dall’omologazione rampante, forse dalla storia” come dice l’artista stesso. Attraverso il suo stile inconfondibile Pozzati ci offre questo raffinatissimo collage multimateriale, dove il deposto... è il pittore.