Nel progetto originario i pannelli realizzati da Marcello Nizzoli dovevano decorare la facciata della Casa del Fascio di Giuseppe Terragni. L’architetto aveva previsto il loro inserimento sulla facciata del palazzo come parte integrante del suo progetto architettonico, ma le lungaggini burocratiche, coniugate con il dissenso degli organi ufficiali rispetto ad alcuni caratteri del progetto proposto, hanno allungato i tempi di realizzazione dell’opera e impedito la loro collocazione. Su questi pannelli campeggiano immagini incise con tecnica fotomeccanica, che documentano attività promosse dal regime fascista di Benito Mussolini. Le attività sportive, le parate, i discorsi e le folle dovevano coronare, visivamente, la funzione propagandistica della Casa del Fascio stessa. Il perno della narrazione è il Duce, ritratto frontalmente e restituito in un’immagine in scala maggiore rispetto alle altre. Lo sguardo vigile di Mussolini è collocato in una posizione tale da sovrastare tutto il racconto, che metaforicamente sembra derivare da lui, che è posto come il suggello che giustifica e spiega tutti gli avvenimenti narrati, dando loro senso e credibilità.
(E. Di Raddo)
Design: ti interessa?
Ricevi aggiornamenti con il tuo Culture Weekly personalizzato
Ecco fatto
Il tuo primo Culture Weekly arriverà questa settimana.