La serie ‘Dittici’ nasce dall’osservazione dei percorsi tracciati dagli individui nello spazio. Incontri, strade, direzioni e frammenti di tempo sono ripresi nel transito delle persone da uno spazio a un altro. Ne deriva un silenzio profondo e un forte senso di immobilità, a dispetto della sequenza, e anche, a ben vedere, la sensazione leggera di essere in prossimità di un labirinto. Come accade per i testi delle Città invisibili di Italo Calvino, l’insieme di queste immagini legate a due a due costituisce una struttura sfaccettata in cui ogni operazione sta vicina alle altre in una successione che non implica consequenzialità ne gerarchie, ma, invece una rete di percorsi e direzioni. Estratto dal testo di Roberta Valtorta, Storia di figure pubblicato in Dittici Art&, Udine 1998