Nei meandri della storia 1934/2014. Siamo d'accordo, "la storia non si ripete mai allo stesso modo", ma come non vedere le somiglianze, le analogie tra quello che accadeva nel 1934 e quello che sta succedendo oggi? Adolf Hitler nel 1934 dopo la morte del Presidente Paul von Hindenburg, si attribuisce per legge il titolo di Führer e Cancelliere del Reich. Concentra nelle sue mani i poteri dello stato e stabilisce una dittatura. Grazie ad un programma potente ed efficace di ristrutturazione economica e riarmo militare, Hitler ha perseguito una politica estera estremamente aggressiva, rivolta principalmente ad espandere il 'Lebensraum' (spazio vitale) a scapito delle popolazioni tedesche in Europa orientale. In una serie di atti di sfida alla comunità internazionale. Quale sarà il nostro prossimo 'regime-vampiro', la nostra vicina 'dittatura dello spargimento di sangue'? Un paese? Un pool di banche? Poche nazioni che gestiranno l'intera economia mondiale? Un'altra somiglianza è quanto è successo in Spagna e l'insurrezione popolare (Asturias) nel 1934. Oggi, come allora, la repressione di stato era dura e violenta. Nel 1934 è stato affidata al generale Franco. Più avanti, l'ammorbidimento della tradizionale posizione spagnola di astensione, che è stata la base della vittoria elettorale (1936) del fronte popolare, e resa possibile dalla promessa di quest'ultimo di liberare tutti i prigionieri in caso di vittoria. La storia ci ha insegnato che la conquista elettorale dura lo spazio di un giorno, se l'interlocutore è sordo, muto e cieco. La stessa situazione, con i ruoli invertiti, si ripete oggi. Il movimento degli 'indignati' nato nel 2011, ha impresso vitalità e slancio alla tradizione spagnola dell'astensione/anarchismo, che le scelte della destra avrebbero colpito di nuovo: dalla lotta. Il mercato azionario crolla a Wall Street nel 1929, anni ottanta in seguito nel 2008, succede la stessa cosa, anche se meno percepita perché il governo degli Stati Uniti copre l'incidente finanziando le banche, ma c'è una notevole somiglianza tra gli anni 1934/1937 e 2008/2011. La corsa del mercato finanziario che ha avuto inizio nel mese di ottobre 1934, ed è durata fino ad agosto del 1937, in 35 mesi ha sollevato il Dow Jones da 90 a 185, un guadagno del 106%, quindi il Dow Jones è sceso recuperando solo sette anni più tardi, nel 1944. La somiglianza con i fatti più recenti è incredibile: la corsa del mercato finanziario inizia nel marzo 2009, della durata di 33 mesi e finora ha portato il Dow Jones a chiudere vicino al 100%. Se la corsa attuale del mercato finanziario seguirà lo stesso percorso di quella 1934-1937, all'indomani della prossima tappa del mercato finanziario può essere molto peggiore della Grande Depressione, il fatto che la crescita della produzione ed economica si è spostata sui mercati di Asia e America Latina. L'economia occidentale sta rallentando, il tasso di disoccupazione è aumentato vertiginosamente, le banche sono ancora nel caos, ma in potenza sostenuta da parte delle istituzioni dei singoli stati. Gli Stati Uniti sono un soggetto eccellente per lo studio, perché ciò che accade lì viene poi replicato in Europa. In modo da avere un'altra domanda: "L'euro è nelle stesse condizioni del dollaro degli Stati Uniti?" Le cose in Europa sono molto peggio di quanto riportato dai media mainstream. Le misure di austerità sono difficili da 'vendere' in Europa. L'anno 2013 sarà un anno di proteste ancora più forti, grazie alle crescenti misure di austerità che saranno introdotte. Sicuramente, l'euro fallirà? E con esso l'economia dei paesi più a rischio? Grecia, Spagna, Italia ... Se si consente che i loro governi continuano a spendere più di quello che incassano, che cosa accadrà? Siamo d'accordo "la storia non si ripete mai allo stesso modo". Anno 1934, rimane la domanda: "è un déjà vu? sarà ovvio che colpisca nel 2014?" Noi siamo i demoni di noi stessi. Il conflitto, i giochi politici sono dentro di noi. Se non ci sono soluzioni, non possono essere risolti altrimenti. Tutte le risposte sono incomplete. La nostra consapevolezza può testimoniare le cose che compongono il mondo. Il mondo finirà, ma lo specchio rimarrà, e non riflette nulla, e come le stelle rispecchieremo la nostra morte. Déjà vu Déjà vu, il video si muove deliberatamente all'interno di una 'citatzione' artistica e stilistica. Un collage di immagini che compongono una storia, una leggenda metropolitana tratta dalle più belle pellicole realizzate dai grandi maestri del cinema internazionale, che hanno creato attraverso eventi storici capolavori d'arte, in grado di riferire molti fatti della storia nelle sue molteplici sfaccettature: dalla cronaca all'ironia, alla fantasia ispirata dalla realtà, e dal grottesco al drammatico. Ogni punto di vista preso dalla cinepresa invita in modo inequivocabile alla riflessione. L'arte nasce come espressione della vita culturale e sociale, non può essere staccata da questa oggettività, è come dire che una sorgente d'acqua non diventa un fiume o un affluente che alla fine trova la sua strada e sgorga in mare. Déjà vu indaga le ombre del passato, inevitabilmente per una successione di eventi di percorsi a spirale e 'circolari', queste 'ombre', simili a fantasmi, ancora una volta, diventano corpo e si materializzano nel nostro spazio-tempo contemporaneo, portiamo in discussione, in confronto con qualcosa di già visto, sperimentato da altre generazioni ma non ancora metabolizzato ed elaborato, come se non fossimo capaci di una memoria storica che ci permetta finalmente di uscire dalla ripetizione della vita e da atteggiamenti che sono sempre gli stessi. Non tenendo conto che attraversare lo spirito del tempo, senza capire e rispettare, è un atto di violenza verso noi stessi. mina la nostra stessa esistenza. Déjà vu è e rimane videoarte, ma con tutta la sua naturale passione e predisposizione di vedere la vita come un bisogno sociale e culturale, la fonte, la primavera, la vita che scorre nel vasto mare. Si è spesso detto che l'unica cosa che non cambia nel mondo è il cambiamento stesso. La vita è in continua evoluzione, in continua evoluzione, muore e rinasce. Tutti gli opposti hanno un ruolo in questo vasto schema circolare. Se ci aggrappiamo al bordo esterno della ruota, proviamo un senso di vertigine! Passiamo al centro del ciclone e rilassiamoci, sapendo che anche questo passerà. La vita ripete sé stessa, dimentica degli eventi, se non ci si rende conto, si continua a ripetere come una ruota.