La scultura costituisce un unicum nella produzione dell’artista - poco incline a un dettato fantasioso, macabro, comico e perlopiù votato agli infiniti rimaneggiamenti della tradizione classica - proponendo una tra le soluzioni più stravaganti e insolite.
Il toro ospita sul dorso tre figure, solo in apparenza contraddittorie: un nudo di donna, posseduto da un’evidente vibrazione erotica e sostanziato dai classici attributi (capo reclinato, schiena inarcata); una maschera scheletro al centro, ammantata e lugubre, con evidente richiamo al dissolvimento e un Pulcinella in forma di nocchiero che guida il toro per le corna e fa avanzare l’allegra brigata verso una meta imprecisabile.