Dal momento in cui è avvenuto il catastrofico terremoto dell'Abruzzo il 6 aprile 2009 il centro storico de L'Aquila è stato dichiarato off limits (la cosiddetta "zona rossa"), ed è controllato 24 ore al giorno da parte dell'esercito. L'artista è riuscito a entrare illegalmente la "zona rossa", al fine di realizzare una documentazione fotografica completa della città in rovina e degli edifici "congelati" dalle gabbie di supporto e dalle strutture in acciaio e ferro, e per dimostrare l'immobilità del potere politico e il silenzio o la falsità dell'informazione fornita dai mass media. 100.000 cartoline sono state prodotte da queste fotografie. Molti di queste sono stati inviate ai responsabili delle istituzioni politiche nazionali e internazionali; in particolare a coloro che hanno partecipato al famoso G8 tenutosi a L'Aquila nel 2009. Il pubblico può prendere le cartoline con i "saluti da L'Aquila", riempirli con nuovi indirizzi, e inviarli mettendole nella cassetta della posta. Tutti i nuovi indirizzi sono registrati in un database e visualizzati su un sito Web tramite un apposito software. Il sito web mostra tutti gli indirizzi di consegna su una mappa del mondo e consente di accedere a ulteriori interazioni. In tre grandi vetrine sono allestite le pagine di un famoso manuale di architettura in Abruzzo, su cui l'artista è intervenuto, sottolineando le geometrie lineari creati dalle nuove gabbie di supporto, e insinuando un ulteriore livello di analisi degli edifici.