Benché la materia abbia perso buona parte delle velature originali, la composizione delle quattro figure stipate verticalmente è di grande energia e recenti analisi radiografiche hanno rivelato un disegno preparatorio a punta d’argento di straordinaria qualità, riferibile unicamente al maestro. La composizione, di malinconico classicismo, si richiama a modelli romani delle collezioni della corte dei Gonzaga: il Bambino ha l’aspetto di un piccolo Dioniso e san Giuseppe ripropone l’immagine di un sapiente antico. Il gioco spaziale sottilissimo tra il braccio della Vergine, che chiude come un parapetto frontalmente in basso la composizione, e le mani e i piedi del Bambino gareggia in sapienza spaziale e psicologica con analoghe costruzioni del cognato di Andrea, Giovanni Bellini.
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