Vincenzo Schiavio: pittore di montagna, ma non solo. La montagna costituì l’ambiente congeniale per tutta la vita, oggetto di conquista e di silenziosa contemplazione. Fino agli anni Quaranta questa predilezione per le vette riprodotte con la tecnica divisionista dominò la sua opera. Fu seguendo l’impegno di onorare la natura cercando di interpretarla realisticamente che rinunciò poi idealmente alle cime per scendere a valle, dipingere paesaggi familiari, angoli lacustri, scene campagnole e ancora montagne ma viste dal basso. L’ultima fase dell’incessante, tormentata ricerca dell’artista, è documentata da Casa a vento dove il colore è steso in superfici compatte, senza forzature. Una raggiunta semplicità d’impianto formale e una maggiore serenità di concezione, che un male implacabile non gli diede purtroppo il tempo di sviluppare. (A. Longatti)