“Produco collage da circa cinquantacinque anni, molti degli ultimi sono stati realizzati durante lunghi voli o nelle sale d’aspetto degli aeroporti. Nonostante la loro unicità intrinseca – composizioni di fogli, forme e colori “trovati” per caso – questi collage hanno molto a che fare con la mia architettura. Come un disegno non può sostituire l’esperienza fisica dell’architettura, il potere visivo dei collage deriva dalla suggestione dello “spazio” che non vediamo: piccoli frammenti di lettere e foto con le loro storie, usi e significati originari”.
R. Meier – New York, 11 settembre 2013
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