Dietro una tavola imbandita, sullo sfondo di una cornice architettonica, compaiono le figure di Cristo e dei pellegrini in Emmaus, come si legge anche nel passo evangelico scritto in olandese antico in alto vicino alla brocca: «Resta con noi o Signore che si fa sera ed il giorno sta per finire» (Luca 24, 29). Lo schema iconografico impiegato nella composizione prevede che il primo piano sia interamente occupato da un allestimento di cibi e stoviglie mentre il soggetto sacro, che è un episodio del Nuovo Testamento, appare sullo sfondo. Di fronte a questa rivoluzionaria affermazione del soggetto alimentare come tema di primo piano, che si compie in maniera repentina alla metà del Cinquecento, la critica, oltre a riconoscervi le fasi preliminari della natura morta di cibi, si muove essenzialmente intorno a due linee interpretative. Secondo la prima, questa pittura avrebbe una funzione didattico morale esplicantesi nella contrapposizione tra vita mondana, il cibo, e vita spirituale, l'esempio di Cristo; per la seconda, queste composizioni sarebbero metafore economiche della floridezza di una società precapitalista in ascesa, nella quale la merce acquista il fascino di un oggetto dal potere magico intorno a cui far gravitare gli scambi sociali.
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