Maria di Magdala, raffigurata nel proprio struggimento a seguito della morte di Gesù, fu uno dei temi più rappresentati da Venanzo Crocetti, in diversi momenti della sua lunga carriera. Questa versione costituisce un unicum nel catalogo dell’artista, poiché è l’esemplare che più si allontana dall’ideale estetico della forma classicamente tornita determinante la ricerca del maestro abruzzese.
Seguendo la raffigurazione dal basso, si distinguono le gambe piegate in ginocchio, il busto leggermente proteso in avanti e le braccia allungate verso il basso con le mani intrecciate in preghiera; man mano che si risale verso il volto, ecco che il corpo si disfa, come se si stesse sciogliendo, per cui il collo piegato in avanti sembra non sostenere il peso della testa, sulla quale la chioma scompigliata e senza forma cela ancor di più il volto completamente rivolto verso il basso.