La struttura molecolare del DNA. La fine della Guerra di Corea. La prima televisione a colori. La prima trasmissione tv a colori. Il passato è il nostro contemporaneo. Sulla base di questi presupposti questo lavoro esplora riflessioni critiche sull'identità: una identità che appartiene al singolo individuo ma non è solo individuale. Una identità culturale così immaginaria diventa di chi la trasforma senza opzione. Una identità culturale che diventa contemporaneo del contemporaneo anche dalla similitudine del luogo eterotopico in cui si manifesta. Lo spazio di battaglia. Lo spazio personale di un'altra realtà. Il luogo appartato della sopravvivenza, della perdita e del fallimento. É un inizio e una fine. La fine di una guerra, la fine di una percezione della realtà. La fine di una trasmissione. Alcune immagini sono trovate. Altre sono catturate. Quando manipolate invertono il tempo, lo spazio e l'ordine. Il loro tempo è l'inverso dell'ingresso in tale eterotopia. L'immagine è solubile, una proposta di inintelligibilità, rafforza l'idea dell'esistenza di un velo che impedisce l'ambito di individuazione, comprensione e significato voluto. Ora il significato è un'altro.