Questa pala monumentale fu eseguita da Andrea Mantegna per l’altare maggiore della grande chiesa di Santa Maria in Organo a Verona. Il potente scorcio prospettico con cui sono costruite le figure è dunque motivato dalla posizione sopraelevata cui era destinata. La pale è dipinta a tempera su tela con una preparazione molto sottile che doveva originariamente splendere, anche grazie al finissimo tratteggio d’oro ancora oggi visibile. Sul cartiglio in mano all’angelo cantore si leggono data e firma.
Gli alberi d’agrumi carichi di frutta e i gruppi di cherubini riescono a stemperare il carattere statuario dei personaggi sacri ed è sorprendentemente innovativa la scelta di non rappresentare la Madonna in trono, ma sospesa nel cielo, come chiaro riferimento all’Assunta patrona della chiesa.