Cicatrici è stato fiducia, paura, comprensione, emozione, condivisione, personalità, unicità, abbracci, silenzi, sorrisi, lacrime, bellezza. Mi ha segnato indelebilmente, proprio come le cicatrici che abbiamo scelto di rappresentare.
Questo nuovo segno che sento addosso è piacevole perché mi ha permesso di esorcizzare quel vuoto buio e pesante che provavo nell’anima, facendomi guardare in faccia quella parte di me che cercavo di nascondere per accettare il passato, liberandomi della sensazione di dover continuare a trasportare un bagaglio così scomodo. Cicatrici mi ha avvicinata a tutte le persone che mi stavano accanto in una maniera semplice e sincera, accogliendo una parte di loro e lasciando che le loro cicatrici si facessero riconoscere e scolpire, per creare, insieme, qualcosa di unico e perfetto nell’imperfezione.
Nella mia cicatrice porto il dolore di una sola, silenziosa, stridente domanda: “Come hai potuto, Tu, negarmi l’amore, la tenerezza e la semplicità di ogni istante di vita? Perché quell’allontanare i miei sogni per far posto alla tua rabbia, senza sentire che il battito del mio cuore assomiglia al tuo?”
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