I due dipinti provengono dalla collezione Archinti di Milano e giungono al Museo di Castelvecchio per legato di Achille Forti nel 1937. Queste opere fanno parte di un gruppo di quadri da stanza, spesso realizzati in coppia, caratterizzati da una felice vena narrativa che prende spunto dalle favole mitologiche. Essi sono legati dal comune significato allegorico dell’amore che arriva durante il sonno e si completano nella simmetria compositiva, nella scelta tematica e nei gesti delle figure, oltre che nella qualità pittorica e stilistica.
Nella prima scena Arianna giace abbandonata sulla riva del mare, mentre sullo sfondo si vede la nave del fuggitivo Teseo. Ma è sopraggiunto Bacco, con il suo corteo di satiri, e a lui Amore indica la figura della principessa addormentata, sollevando il manto azzurro che la ricopre e fa da sfondo a un nudo di delicate sfumature luminose.