Nella vita non sempre vale la regola matematica del più per meno = meno. Ho scoperto grazie alla malattia che avvenimenti negativi possono e devono diventare un’opportunità di rinascita, di crescita e di consapevolezza di quali siano le cose davvero importanti della vita.
La mia Venere porta sul corpo diverse cicatrici, fisiche e psicologiche, ma nonostante ciò sorride! Sorride perché la vita è una, è breve e va vissuta alla grande! Sono cresciuta con una madre single, una donna così forte e indipendente che mi ha trasmesso la voglia di essere coraggiosa quanto lei. Ogni graffio, ogni traccia, racconta qualcosa di me. Dopo ogni caduta possiamo rialzarci e decidere chi vogliamo diventare giorno dopo giorno, cicatrice dopo cicatrice.
Come le antiche sculture: le più rubate e ammirate sono senza un arto o con diverse ammaccature. Eppure sono ritenute così belle, uniche e meravigliose anche se imperfette. Pensiamo all’arte del kintsugi, in Giappone, che vede le ceramiche rotte riparate con l’oro: ricorda che se una cosa è troppo perfetta vuol dire che non è usata, non è vissuta. La vita, invece, va goduta fino alla fine. Quindi andiamo fieri delle nostre cicatrici e #AlwaysKeepSmiling!
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