Il polittico era collocato nella chiesa veronese di San Pietro Incarnario, sull’altare di pertinenza dell’arte dei lapicidi, di cui i Santi Quattro Coronati erano patroni. Vi sono rappresentate le figure coronate dei santi, cinque scultori pannonici e quattro ufficiali romani, accomunati nella passio originale malgrado i due gruppi fossero stati martirizzati a due anni di distanza. Rispondendo a una istanza di maggiore aderenza alle fonti antiche nelle figurazioni sacre, tipica della Controriforma, i santi sono qui rappresentati insieme per la prima volta in età moderna, dopo che nel Medioevo il culto da parte dei lapicidi aveva portato all’esclusione dei quattro santi romani. Nelle tavole le figure dei martiri sono colte in pose differenziate e abitano con relativa disinvoltura il proprio spazio; le ombre proiettate dalle figure e dalle stesse cavità absidali concorrono a definire un effetto spaziale d’insieme, effetto a cui doveva contribuire anche la perduta cornice.
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