Poor, Poor Jerry utilizza il linguaggio dell'animazione e si sviluppa attraverso uno schema espositivo tra video e installazioni sonore. Musica, Cinema e Televisione hanno nel tempo costruito un immaginario comune e condivisibile, intrecciandosi su più piani e andando a formare un’enciclopedia sentimentale libera e senza ordine alfabetico o di genere. Un insieme di segni utili a determinare epoche, luoghi ed esperienze sia in termini collettivi che personali. Se per molti questo bagaglio costituisce uno strumento per collocara al meglio le emozioni e costruire delle personali mappe con cui muoversi nel reale attraverso l’associazione di ricordi, per qualcuno rappresenta un fardello dal quale è impossibile liberarsi, una zavorra che inibisce pensieri nuovi e visioni inedite. Poor Poor Jerry indaga la nostra coscienza collettiva sovrapponendo le gesta di un’icona delle serie animate americane ai paesaggi desertici dell’isola di Lanzarote con colonne sonore e dialoghi del cinema popolare.