Il nuovo corso del Seicento veronese s’identifica soprattutto nell’opera di Marcantonio Bassetti, pittore di straordinari ritratti morali. Questa è un’immagine assoluta della vanità e della transitorietà della vita, decantata da ogni dato esteriore, dove sono assenti o indecifrabili i segni dell’origine sociale dell’individuo. Unico elemento concreto è la scritta in alto che fornisce la data del dipinto (1626) e l’età (85 anni), ma non il nome, dell’effigiato.