Alessandro Micconi (1723-1798) sacerdote, nomina erede universale l'Ospedale Maggiore, che entra in possesso soprattutto di beni immobili. Nel testamento prevede due legati per il fratello, Padre Barnabita e per la sorella monaca. Lascia anche la proprietà di due palchi, uno al Teatro alla Scala, l'altro al Teatro della Cannobiana, la cui vendita frutta alla Ca' Granda 25.000 lire. Il ritratto non viene eseguito subito dopo la morte del benefattore, ma consegnato da Filippo Bellati, cui viene commissionato, nel 1811: gli viene pagato, forfettariamente con un altro ritratto di benefattore, 40 zecchini. Filippo Bellati, pittore di cui si hanno notizie nella Milano della prima metà dell'Ottocento, noto anche come frescante, influenzato dallo stile di Andrea Appiani, dà un ritratto molto realistico del benefattore, per certi versi anche caricaturale nelle proporzioni esagerate della testa e dei piedi.