Nel 2009 prese parte ad “Acrobazie”, progetto dell'Atelier “Adriano e Michele” all'interno del Centro Fatebenefratelli di S. Colombano al Lambro dove Favelli ha avuto modo di conoscere pazienti con disagio psichico. In seguito, visitando l’azienda Alessi si rese conto di un cassone di “Juicy Salif ” senza un piede. Erano quelli che si erano rotti e che sarebbero andati in fonderia. Associò la condizione degli oggetti a quella dei "suoi matti" con cui stava lavorando, ma anche a tutte le volte che si è sentito mancante di qualcosa.