Con la serie dei “Radical Writings” (dai primi anni ’80 fino ai primi anni ’90), Blank rende ancora più astratto il suo segno e più chiaro il rapporto che questo intrattiene con il tempo. I lunghi segni scritturali di colore (prima rosa-violetto,
poi blu), dati a pennello sulla tela, sono più lineari e uniformi. Qui Blank dipinge letteralmente “tutto d’un fiato”, con assoluta concentrazione, senza incertezze. Qui scrivere è respirare (Schriftzug=Atemzug), dipingere è respirare, lavorare è vivere. Ogni traccia, infatti, equivale alla lunghezza del respiro, da sinistra a destra, dall’inizio alla fine, dal pieno al vuoto. Un segno in piena tensione. All’inizio del segno il colore è più marcato e, accostando i due pannelli del dittico, genera al centro del quadro una zona d’ombra. È questa zona d’ombra che rimanda, ancora, seppur in forme meno mimetiche, allo spazio del libro. Qui la scrittura e pittura si fondono nella continuità di un segno-tempo.