Il 1922 è un anno particolare, con uno delle più amate modalità di intrattenimento e spettacolo, il cinema, che non solo accetta figure carismatiche e inquietanti, ed anche in grado di manipolare le menti, ma li rende profetici, avvicinandosi a quell'un uomo politico che richiama queste figure. Nosferatu e il dottor Mabuse, nati insieme a Benito Mussolini, un vero e proprio agitatore di folle, che ben sa come usare la comunicazione visiva, diventando quasi un'icona di spettacolo lui stesso. E se il cinema coincide con lo spazio dello spettacolo, il pubblico diventa, con la sua stessa complicità, a sua volta attore e vittima. Non essendo in grado di distinguere il confine tra finzione e la vita, vivono come in un cabaret danzante.
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