Ritratto di Baldassare Castiglione

Il nucleo di ritratti conservati oggi presso la Pinacoteca civica è costituito da 39 dipinti, raffiguranti uomini illustri della storia che Paolo Giovio collezionò a partire probabilmente da prima del 1521 fino alla sua morte avvenuta nel 1552, destinati ad essere esposti nella distrutta villa museo in Borgovico. Questi dipinti originali sono pervenuti alle collezioni civiche nella seconda metà del secolo scorso tramite i lasciti Rovelli e Acchiappati, lontani eredi di Paolo Giovio. Per quanto riguarda la paternità delle opere non sempre si è potuto risalire all’autore, visto che raramente il Giovio ne ha fatto menzione nei suoi scritti e che si è avvalso nella loro acquisizione di amici e conoscenti sparsi in tutta Europa. La qualità dei ritratti stessi è così certamente disomogenea, infatti il solo interesse del Giovio era la certezza della veridicità della fisionomia. Sono da segnalare per rilevanza artistica il Leoniceno di Dosso Dossi, il Doppio ritratto di Alberto Magno e Duns Scoto di Amico Anspertini, il Castiglione di Bernardino Campi, il Marullo di Ridolfo del Ghirlandaio, il Totila di Francesco Salviati e il Budè della bottega di Francois Clouet. La collezione fu fatta copiare in parte dopo la morte del Giovio per Cosimo I de’Medici, per il cardinal Federico Borromeo e per l’arciduca Ferdinando del Tirolo dando origine ad altre serie di ritratti di uomini illustri. Tobias Stimmer incise i ritratti per illustrare le edizioni degli Elogia di Paolo Giovio e di altri testi gioviani stampati a partire dal 1575. Bruno Fasola