La tavola potrebbe costituire il pannello laterale di un trittico rappresentante la Vergine con il Bambino, san Prospero e san Girolamo, eseguito per la chiesa di San Prospero a Cremona. A seguito dello smembramento del trittico sono andate perdute le tracce della tavola centrale, mentre quella raffigurante san Prospero si trova attualmente in una collezione privata londinese. Le due tavole con le figure dei santi sono speculari per il punto prospettico ribassato, per la posa del corpo, per il taglio del volto e, ancora, per il medesimo fondale e per gli elementi naturali. San Girolamo ha un atteggiamento concentrato e l’espressione del volto arcigna e pensierosa; la luce proveniente da sinistra si sofferma sull’ampia fronte, sulla barba bianca, sul torso, sulla spalla e sulla gamba piegata a terra. Le pieghe del mantello dalle rigide profilature si accendono di bagliori: l’effetto è scenografico e aumenta l’intensità del personaggio. La pennellata, non estranea a influssi sia veneti sia provenienti dalla cultura nordica, è generosa e luminosa.
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