Satiro

I satiri erano i compagni del dio del vino Bacco, da cui derivarono le loro caratteristiche simili a capre. Poiché si cura solo di piaceri e misfatti, questo satiro ghignante è circondato da simboli di fertilità e abbondanza. Indossa una ghirlanda di fiori sulla testa e nell'angolo in basso a destra sono visibili una cornucopia di frutta e una siringa di Pan, il flauto a canna tipico di tali creature mitiche.

Annibale eseguì questo dipinto negli ultimi anni del 1580 mentre soggiornava ancora nella natia Bologna. Le sue origini rimangono sconosciute, suggerendo la possibilità che l'artista abbia realizzato il dipinto come esercizio personale nel proprio studio. Le immagini di nudo maschile presenti nel Bacco e nel Satiro di Capodimonte sarebbero diventate oggetti di studio per gli studenti dell'accademia d'arte fondata dai tre Carracci nel 1582.