Crocetti tra gli anni ’40 e ’66 ha modellato una serie di giovani donne, sia modelle che danzatrici, in posizione di riposo. La Ragazza seduta del 1946 appoggia un gomito alla gamba e volge di tre quarti la testa indietro lungo un profilo del suo corpo. Venturoli scrive che «è l’unica opera di Crocetti in cui il vitalismo muliebre si scioglie in un di più sessuale, in una contemplazione da amante.»